MASCALI (CT): PICCHIATO A SANGUE PERCHÉ GAY

MASCALI (CT): PICCHIATO A SANGUE PERCHÉ GAY –

Mascali. Tre nullafacenti hanno iniziato a insultarlo. Sono volate parolacce e offese, “scherzi” pesanti e insulti. La vittima, quarant’anni, di Mascali, non cerca lo scontro ed evita di rispondere: non riesce a calmarli. Decide allora di non farsi intimidire e risponde alle ingiurie. Mascali è un paese in provincia di Catania ed è la prima volta che si trova ad affrontare questa orribile situazione. Erano in tre contro uno, i balordi sono disoccupati, senza precedenti penali, ormai lo hanno preso di mira e non hanno desistito, anzi rincarano la dose. Tra clienti e titolare, nessuno muove un dito a difesa dell’omosessuale. L’uomo impaurito era uscito dal bar, un locale in via Siculo Orientale, nel centro di Mascali. I balordi, lo hanno inseguito e come si sa non è difficile dalle parole passare alle mani. Il quarantenne viene aggredito con un coltello. Lo colpiscono alla testa, lo spingono a terra e lo fanno cadere. Ma la vittima, si rialza e riesce a scappare. Lo inseguono, e si dilegua. Si rifugia alla stazione dei carabinieri. I piantoni all’esterno della caserma lo soccorrono e lo rassicurano. I militari dopo essersi resi conto del suo stato con gravi ferite alla testa hanno accompagnato il quarantenne all’ospedale di Taormina. Arrivati al nosocomio l’uomo è stato medicato e ancora sotto choc ha denunciato i suoi aggressori. In poche ore i carabinieri di Mascali, insieme ai colleghi di Giarre e Sant’Alfio, si presentano nelle abitazioni dei tre e li arrestano. Per loro scattano le accuse di lesioni personali aggravate in concorso e porto di armi. davanti agli investigatori cercano di giustificare uno scherzo finito male: “non volevamo fargli del male”. Tutte scuse non prese in considerazione e per i tre ragazzi di 18, 19 e 20 anni scattano i domiciliari. Domani i tre balordi saranno davanti al giudice per essere processati per direttissima.