QUESTURA DI CATANIA: 2015 BILANCIO POSITIVO CONTRO IL CRIMINE

Nel corso di una conferenza stampa i responsabili della squadra mobile e dalla divisione di polizia anticrimine hanno illustrato i risultati positivi. Notevole il contrasto all'attività di reinvestimento di capitali illeciti: sequestrati beni per 30milioni 500mila euro. E inoltre, 655 arresti e 7 latitanti catturati.

QUESTURA DI CATANIA: 2015 BILANCIO POSITIVO CONTRO IL CRIMINE –

Catania. Oggi nella questura di Catania, i funzionari hanno illustrato l’attività anticrimine nel 2015. Dalle operazioni investigative e di contrasto che la Squadra mobile e dalla divisione di polizia anticrimine della Polizia di Stato del capoluogo etneo hanno portato avanti: 655 arresti, sette latitanti catturati e 578 denunce. Sono alcuni dei dati del bilancio, tracciato nel corso della conferenza stampa. I responsabili della questura hanno sottolineato il “notevole impulso che il questore Marcello Cardona ha dato all’aggressione dei patrimoni accumulati dalla criminalità organizzata, un’azione che ha colpito al cuore (e sul denaro) l’attività economica di reinvestimento dei capitali di illecita provenienza che rappresenta la vera ricchezza delle cosche e la loro affermazione sul territorio”. Inoltre, per aggredire gli ingenti patrimoni derivanti dalle attività illecite è stata data esecuzione a cinque decreti di sequestro patrimoniale e a due decreti di confisca su proposte presentate dal questore, per un valore complessivo stimato in circa 30milioni 500mila euro.
Per quanto riguarda il contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sono stati segnalati ritrovamenti e i conseguenti sequestri di 70 kg di marijuana, 49 kg di cocaina, 1,5 kg di eroina, 75 kg di hashish e 55 piantine di cannabis indica. Le armi trovate e sequestrate sono 10 armi comuni, una rivoltella, quattro pistole mitragliatrici, 22 fucili (tra cui un Kalashnikov) e 1.100 cartucce di vario calibro. Anche nell’ambito delle migrazioni la polizia di Stato ha dato notevole impulso anche all’attività di contrasto agli scafisti: su 29 sbarchi sono stati posti in stato di fermo di indiziato di delitto 57 cittadini stranieri: tra loro i responsabili di quello che ad oggi rappresenta il più grande naufragio registratosi nel Mar Mediterraneo nel quale sono morti circa 800 immigrati.