AGRICOLTORI RIUNITI A CATANIA CONTRO UE

Gli agricoltori in protesta nel giorno del via libera definitivo dell'Unione Europea all'accordo che consente l'ingresso senza dazi di 35 mila tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia. Sono scesi in piazza per difendere i prodotti made in Italy.

AGRICOLTORI RIUNITI A CATANIA CONTRO UE –

Agricoltori contro UE. Sono giunti a Catania per difendere l’agricoltura ‘Made in Italy’ e si contano a migliaia gli agricoltori del Mezzogiorno riuniti nel capoluogo etneo. L’olio rischia di perdere l’identità di prodotto simbolo, ma anche le arance i mandarini, pomodori, grano e olio sotto attacco delle politiche comunitarie, delle distorsioni di mercato e delle agromafie.
La mobilitazione inizia il giorno del via libera definitivo dell’Unione Europea all’accordo che consente l’ingresso senza dazi di 35mila tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia, che, non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani e aumenta il rischio delle frodi a danno dei consumatori. Ci sono numerosi trattori e cartelli che chiedono “subito l’etichettatura di origine degli alimenti”. Intanto campeggia lo slogan: “chi attacca il Made in Italy attacca l’Italia”.
Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti ha tenuto a precisare che: “La battaglia sull’olio, dopo l’accordo Ue-Tunisia, è in corso. A livello europeo manterremo alta l’attenzione. A fronte di questo – continua il ministro – ricordo che per la prima volta dopo tanti anni abbiamo rifinanziato il piano dell’olio 2014-2020 con 30 milioni di euro. Una grande spinta interna. “Per quanto riguarda l’agricoltura il Governo sta facendo molto. Abbiamo fatto due battaglie europee e una l’abbiamo vinta: quella contro gli Ogm. Inoltre, abbiamo iniziato proprio in questi giorni la battaglia sul glifosato, un altro pesticida che potrebbe mettere a repentaglio la nostra agricoltura e l’abbiamo fatto in maniera molto determinata e credo che anche su questa battaglia otterremo buoni risultati. Questo permette alla nostra agricoltura di potere vendersi meglio perché la nostra è un’agricoltura di eccellenza e il fatto che resti tale la rende più competitiva”.
Presenti per l’occasione il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e il Ministro per l’Ambiente, Gianluca Galletti. Ma sono stati anche allestiti stand per mostrare l’inganno del falso Made in Italy, per preparare la vera spremuta italiana e denunciare la strage delle arance ed anche una “collezione” dei più scandalosi prodotti agroalimentari con nomi che richiamano gli episodi, i luoghi e i personaggi delle Mafie che vengono sfruttati per fare un business, dal caffè mafiozzo bulgaro alla maffiasauce belga.