VIOLENTATA CON LA MINACCIA DI UNA SEGA

E’ successo a Mascali in provincia di Catania. Un trentanovenne condannato a scontare la pena ai domiciliari, uscito di casa ha costretto una ragazza a seguirlo nella sua abitazione. La 24enne approfittando di una distrazione del pregiudicato ha chiamato il padre e i carabinieri.

VIOLENTATA CON LA MINACCIA DI UNA SEGA –

Violentata con la minaccia di una sega. Dario Meffi, 39 anni, si trovava agli arresti domiciliari e con l’uso della forza, minacciando una ragazza bulgara di 24 anni con una sega, l’avrebbe sequestrata e costretta a seguirlo nella sua abitazione e nello stesso luogo l’avrebbe violentata e rapinata. Con queste accuse i carabinieri hanno arrestato a Mascali in provincia di Catania, il Meffi che ora deve rispondere di evasione, sequestro di persona, violenza sessuale e rapina.
Il fatto: La notte scorsa Meffi sarebbe uscito di casa armato di una sega, avrebbe bloccato la donna in una via del centro di Mascali e l’avrebbe poi costretta a seguirlo nella sua abitazione e a subire atti sessuali, obbligandola anche a consegnargli collana, orecchini d’oro e 55 euro. La vittima che non parla italiano, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo ha telefonato per chiedere aiuto al padre, che ha avvertito il 112. I militari sono arrivati nell’appartamento liberando la giovane e bloccando l’uomo. La giovane è stata trasportata nel pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, dove i medici l’hanno giudicata guaribile in 10 giorni. Gli oggetti d’oro e il denaro rapinato sono stati recuperati e restituiti alla ragazza. I carabinieri hanno sequestrato la sega usata come arma per minacciare la ragazza.