La tragedia è avvenuta a Zafferana Etnea in provincia di Catania. Sebastiano Leonardi, 44 anni, ha ucciso Il 43enne Alfio Cristaldi con due colpi di fucile. Le liti ormai erano frequenti, dopo l'ennesimo litigio nato per la responsabilità del figlio nato dalla relazione extraconiugale il delitto.
SPARA ALL’EX AMANTE DELLA MOGLIE –
Spara all’ex amante della moglie. Le liti ormai erano frequenti per una passione ormai non più condivisa, dopo l’ennesimo litigio nato per la responsabilità del figlio nato dalla relazione extraconiugale, Sebastiano Leonardi, 44 anni, ha ucciso Il 43enne Alfio Cristaldi con due colpi di fucile.
Secondo le prime indagini dei carabinieri, il movente passionale è la pista privilegiata dagli inquirenti per uccisione di Alfio Cristaldi, 43 anni, assassinato ieri sera con due colpi di fucile sparati alla schiena e alla nuca nell’abitazione dell’ex amante. A fare fuoco il marito della donna, il Leonardi, incensurato, che aveva riaccolto in casa la moglie e il bambino di tre anni nato dalla relazione con Cristaldi. Ma quest’ultimo non si sarebbe rassegnato sulla fine della relazione. Non solo. Tra lui e la sua ex amante c’erano dei contenziosi sulla ‘gestione’ del figlio. In particolare su modi e tempi di visite e incontri. Per lui sarebbero stati pochi e non soddisfacenti, per lei invece lui era invasivo e non rispettava gli orari.
Proprio ieri sera senza aver fissato un appuntamento si sarebbe presentato nella casa dell’ex amante. E sarebbe scoppiata l’ennesima lite. Cristaldi voleva vedere il figlio, pare nonostante non fosse il turno stabilito dal Tribunale. L’ex amante e la cognata della donna hanno cercato di calmarlo nel cortile di casa. Quando Leonardi ha imbracciato un fucile da caccia legalmente detenuto e ha esploso due colpi uccidendolo sul colpo.
Quando è accaduto il fatto in casa c’erano la moglie e la sorella di Leonardi.
Dopo avere sparato il 44enne è rimasto fermo, immobile, sotto choc senza muoversi fino all’arrivo delle forze dell’ordine. È stata la moglie ad avvertire i carabinieri della compagnia di Giarre chiamando il 112. I militari sono arrivati sul luogo del delitto e hanno arrestato l’omicida su disposizione della sostituto Alessandra Tasciotti. Nel momento in cui i carabinieri sono arrivati sul luogo del delitto l’omicida era ancora con l’arma in mano, si è fatto arrestare senza opporre resistenza e senza parlare in evidente stato di shock. Gli investigatori lo hanno disarmato e lo hanno condotto in caserma per essere interrogato. la Procura di Catania in merito all’omicidio ha aperto un’inchiesta. Sono ancora in corso le indagini sul gesto che ha spinto l’uomo a uccidere.
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