La Dia di Catania ha effettuato una operazione di sequestro beni per una cifra che ammonta a circa un milione e mezzo di euro all'imprenditore Vincenzo Rapisarda, già arrestato nell'operazione Vicerè del 2015.
DIA SEQUESTRA BENI AL CLAN LAUDANI –
Dia sequestra beni al clan Laudani. Intaccato il patrimonio economico del clan Laudani. La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania sta effettuando il sequestro di beni e quote societarie di uno dei maggiori esponenti della famiglia paternese della pericolosa cosca mafiosa: l’imprenditore Vincenzo Salvatore Rapisarda, figlio del più noto Turi Rapisarda. La famiglia è quella dei “Morabito-Rapisarda”, storicamente affiliati ai “Mussi I Ficurinia” e rivali degli Assinnata, altra famiglia mafiosa, referente dei Santapaola a Paternò. I beni stimati ammontano a circa 1,5 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale etneo su proposta del direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla.
Nel 2015 Rapisarda è stato arrestato nell’ambito dell’operazione ‘En Plein’ durante la quale furono arrestati 16 presunti appartenenti al clan Morabito-Rapisarda di Paternò. La famiglia mafiosa, lo scorso gennaio è stata colpita da un’ordinanza nei confronti di 108 indagati, emessa dal gip nell’inchiesta ‘Vicerè’ contro il clan Laudani.
Il valore complessivo della confisca ammonta a circa un milione e mezzo di euro. La dia ha bloccato una società e quote di partecipazione di varie aziende operanti nel settore dell’autotrasporto, e disponibilità finanziarie.
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