CATANIA, COMPRANO ARMI DA GUERRA PER LA COSCA

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale hanno già arrestato la donna, mentre il compagno è già detenuto e gli è stato notificato in carcere il provvedimento cautelare emesso dal gip. Nell’atto si è ipotizzato il reato di traffico internazionale di armi.

CATANIA, COMPRANO ARMI DA GUERRA PER LA COSCA –

Catania, comprano armi da guerra per la cosca. L’accusa mossa dalla Procura distrettuale di Catania a Carmelo Piacenti, 51 anni, esponente della cosca dei ‘Ceusi’ (gelsi), legata a Cosa nostra, e alla sua convivente Simona Puccia, di 41 anni. Gli indagati avrebbero acquistato più di 160 armi da guerra disattivate su un sito slovacco. Il costo dell’operazione 45 mila euro, ma l’intenzione, era di ritornare a renderle efficienti. Nell’inchiesta sono entrati gli acquisti on line di Piacente e della convivente: i due, secondo l’accusa, approfittando di una legislatura meno restrittiva in materia di disposizioni sulle armi in vigore in quel paese, avevano acquistato dal sito internet della società slovacca armi che erano state rese inerti soltanto attraverso la semplice interposizione nella canna di un fermo in metallo, da rimuovere successivamente per renderle efficienti.
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale hanno già arrestato la donna, mentre il compagno è già detenuto e gli è stato notificato in carcere il provvedimento cautelare emesso dal gip. Nell’atto si è ipotizzato il reato di traffico internazionale di armi. Inoltre, i militari dell’Arma, durante le indagini hanno sequestrato tre mitragliette e quattro pistole. Gli inquirenti non escludono che le armi fossero destinate a organizzazioni paramilitari o terroristiche del Nord Africa, considerato i vari contatti, scoperti dai carabinieri, che Piacenti teneva con egiziani inseriti in gruppi dediti alla tratta di migranti.
I militari dell’Arma hanno accertato che la spedizione era stata effettuata da Carmelo Piacente, irreperibile. Emergeva così, secondo l’accusa, un traffico di armi acquistate nella Repubblica Slovacca che successivamente venivano spedite a Malta per poi essere verosimilmente mandate in Nord Africa. Con la cooperazione di Europol, il giorno 23 giugno 2015 la polizia francese, durante un controllo all’aeroporto di Marignane, rinveniva tre pistole ed una mitragliatrice in un pacco spedito proprio da Piacente da Catania a Malta, via Francia. L’indagato è stato fermato il 12 settembre 2015 ad Aci Trezza, nel Catanese.
La locale Direzione distrettuale antimafia ha coordinato le indagini dei carabinieri, che sono partite da un sequestro di armi avvenuto nel giugno 2015 nei confronti di una ditta di spedizioni di Catania eseguito dal personale del nucleo investigativo, dove è stato trovato un pacco contenente due mitragliette, una pistola e munizioni.