BALLOTTAGGI IN SICILIA, CHIUSI I SEGGI

Urne chiuse nei 9 Comuni dell’isola. E’ partito immediatamente lo scrutinio. Secondo i dati forniti dall'assessorato regionale agli Enti locali alle 19 la percentuale dei votanti è del 34,58%. Il calo rispetto alle rilevazioni del primo turno, alla stessa ora, è del 14,13%.

BALLOTTAGGI IN SICILIA, CHIUSI I SEGGI –

Ballottaggi in Sicilia, sfida in nove comuni. I risultati dei ballottaggi in Sicilia in tempo reale su informaSicilia. I siciliani chiamati al ballottaggio hanno votato. Urne chiuse nei 9 Comuni dell’isola. E’ partito immediatamente lo scrutinio. Secondo i dati forniti dall’assessorato regionale agli Enti locali alle 19 la percentuale dei votanti è del 34,58%. Il calo rispetto alle rilevazioni del primo turno, alla stessa ora, è del 14,13%. La più alta percentuale si registra ad Alcamo con il 41,85%; la più bassa a Giarre con il 28,89%. Ecco le percentuali negli altri Comuni: Canicattì 30,04%; Favara 32,24%; Porto Empedocle 37,12; Caltagirone 34,15; Vittoria 35,01%; Lentini 30,54; Noto 40,3%. In questa tornata il Pd proverà a conquistare la poltrona di primo cittadino in cinque centri, mentre il Movimento cinque stelle cercherà il successo in tre Comuni.
A Favara in provincia di Agrigento, l’insorgere di problemi ha portato al ritiro dalla competizione un assessore designato, poi un’indagine giudiziaria ha travolto Vittoria, nel Ragusano, dove la sfida elettorale è finita in cronaca per l’avviso di garanzia per voto di scambio politico-mafioso, notificato ai due contendenti.
Ad Alcamo, in provincia di Trapani, commissariata da un anno dopo le dimissioni del sindaco, dove il candidato cinquestelle, Domenico Surdi, non è stato eletto al primo turno per una manciata di voti, raggiungendo il 48,14 per cento delle preferenze (11.059). Una fuga solitaria che ha staccato l’avversario, Sebastiano Dara, sostenuto da due liste civiche, Abc e Alcamo cambierà, al 17,37% (3.991 voti).
A Favara in provincia di Agrigento, è sfida M5S-Pd. A contendersi lo scranno di primo cittadino saranno la grillina, Anna Alba, in testa al primo turno con il 22,89% (4.003 preferenze) contro Gabriella Bruccoleri, appoggiata dal Pd e da due liste civiche, che lo scorso 5 giugno ha raggiunto quota 19,96% (3.491 voti). A funestare la corsa dei Cinque stelle, però, le polemiche sulle presunte ‘parentele pesanti’ di Giuseppe Todaro, assessore in pectore ai Lavori pubblici, che ha deciso di fare un passo indietro. Una scelta annunciata dal diretto interessato dopo le accuse pubblicate da un sito che lo indicano come cognato di un favoreggiatore del superboss Gerlandino Messina, arrestato nel 2010, quando era tra i 30 latitanti più ricercati al mondo.
Anche a Porto Empedocle in provincia di Agrigento è ballottaggio. Anche in questo centro si contenderanno la poltrona comunale democratici e Cinque Stelle. E anche in questo caso, come a Favara, al primo turno la candidata del M5s, Ida Carmina, ha ottenuto più voti (36,91%, 3.475 preferenze) del suo sfidante, Orazio Guarraci, sostenuto da Pd e Sicilia futurache ha raggiunto il 25,39% (2.390 voti).
Anche Canicattì, altro comune dell’Agrigentino, sceglierà il proprio sindaco, sono al ballottaggio il candidato del Pd, Ettore Di Ventura (24,74%, 4.150) e quella del centrodestra Iva Paci (18,08%, 3.032).
A Vittoria nel ragusano nei giorni scorsi si sono accesi i riflettori per una inchiesta aperta dalla Procura di Catania per voto di scambio. Nove in tutto gli avvisi di garanzia notificati dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia a proposito di promesse elettorali ai clan della zona in cambio di voti. Una vera e propria bufera che si è abbattuta non solo sul sindaco uscente Giuseppe Nicosia, che ha definito le accuse “fantasiose e infondate”, ma anche sui due candidati sindaci Giovanni Moscato, vicino al centrodestra e alla guida di quattro liste civiche, che al primo turno ha raggiunto il 35,61% (9.891), e Francesco Aiello, appoggiato da Psi, Sicilia futura e liste civiche, che al primo turno ha incassato il 26,69% (7.412).
In provincia di Catania due Comuni al ballottaggio. A Caltagirone si contenderanno la poltrona di sindaco centrodestra e centrosinistra. Gli sfidanti saranno Gino Ioppolo, parlamentare siciliano della Lista Musumeci, che al primo turno ha ottenuto il 38,19% (7.464) appoggiato da Forza Italia, Sicilia Futura e tre liste civiche, e Francesco Pignataro, sostenuto dal Pd e tre liste civiche e che lo scorso 5 giugno è arrivato al 28,51% (5.572).
A Giarre sempre in provincia di Catania, al ballottaggio sono arrivati Angelo D’Anna, sostenuto da tre liste civiche, in testa al primo turno con il 37,11% (5.236) e Tania Spitaleri, alla guida di due liste civiche e sostenuta anche da Megafono, Sicilia futura e un pezzo del Pd (al primo turno ha raggiunto il 33,44% (4.719).
A Lentini in provincia di Siracusa, la contesa sarà tra Stefano Battiato, appoggiato da sette liste elezioni_amm_sicilia_ballottaggiciviche e che al primo turno ha raggiunto il 27,57% (2.790), e Saverio Bosco, sostenuto da tre liste civiche e che due settimane fa si è fermato al 23,3% (2.358).
Ballottaggio anche a Noto nel Siracusano dove la sfida avverrà tra il candidato scelto dal Pd, Corrado Bonfanti (37,45%, 4.939, sostenuto anche da tre liste civiche) contro Corrado Figura, appoggiato da quattro liste civiche, che al primo turno ha ottenuto il 26,3% (3.469).