Il movimento tellurico ha colpito il Centro Italia. Gli sfollati passano la prima notte in tenda. Ancora decine i dispersi, i soccorritori scava ancora tra le macerie con la speranza di trovare persone ancora vive. Ma il numero delle vittime continua a salire. Il sindaco di Amatrice: "Un paese distrutto". Proclamato il lutto nazionale mentre da ogni perte del mondo giungono messaggi di solidarietà e disponibilità per inviare aiuti.
TERREMOTO NEL LAZIO, ALMENO 247 MORTI –
Terremoto nel Lazio, almeno 247 morti. Continua a salire il bilancio delle vittime: 247 morti. La stima dei deceduti è provvisoria per il terremoto devastante di magnitudo 6 che ha colpito ieri il Centro della penisola italiana. Secondo gli ultimi dati di prefetture e Protezione civile, nel Reatino si contano già 190 morti e 57 nell’Ascolano. Mentre nei centri di accoglienza e nelle tendopoli allestiti tra Lazio e Marche è trascorsa la prima notte dopo il devastante terremoto. Con incessante si continua a scavare senza sosta tra le macerie nella speranza di trovare nuovi superstiti.
Una notte ancora caratterizzata dalle scosse, la più forte delle quali di magnitudo 4.5 alle 5:17 con epicentro tra Accumoli ed Arquata del Tronto. Anche se la gente nelle tende sembra quasi che non se accorga più. E’ intanto proseguito senza sosta, nonostante il buio, il lavoro dei Vigili del fuoco per recuperare eventuali superstiti sotto alle macerie.
Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha spiegato: “Abbiamo portato cibo e coperte a volontà. Molti sono stati quelli che hanno preferito cercare di dormire un po’ nelle loro auto”. Spesso non lontano dalle case danneggiate dal sisma Lazio, Marche e
Umbria, che ha costretto oltre 1.500 persone a lasciare le loro abitazioni. Il sindaco Pirozzi ha aggiunto: “Il numero dei morti continua a crescere e ad Amatrice siamo già a oltre 200”. Intanto i soccorritori continuano un lavoro delicato di ricerca che ha interessato tutta l’area del sisma. E nel quale sono impegnati 880 pompieri, con 250 mezzi.
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