REGIONE: VIA LIBERA ALLA PROROGA PER L’APPROVAZIONE DEL ‘BILANCIO CONSOLIDATO’

Ok alle assunzioni di esterni alla Regione Siciliana. Da Roma arriva la proroga all’approvazione del ‘Bilancio consolidato’.

REGIONE: VIA LIBERA ALLA PROROGA PER L’APPROVAZIONE DEL ‘BILANCIO CONSOLIDATO’ –

I due commi inseriti nella legge di bilancio nazionale, sbloccano così la situazione della Regione Siciliana che si era complicata per effetto della mancata approvazione, da parte del precedente governo e del precedente Parlamento del ‘bilancio consolidato’.
Non vi erano mai stati precedenti, un mancato adempimento impediva l’utilizzo di dirigenti generali esterni e consulenti. Quindi nei gabinetti degli assessori si poteva inserire solo personale interno. Un blocco sicuramente determinante per le politiche di un governo, che potrebbe avvalersi professionalità specifiche non selezionate all’interno della Regione come è normale che avvenga nella misura ben definita dalla legge.

A sbloccare la situazione, anche l’impegno profuso dall’onorevole Stefania Prestigiacomo che è intervenuta sulle esigenze regionali rappresentate al governo. Quindi, i commi 459 e 459 bis della legge nazionale di bilancio recepiti in toto facendo seguito alle richieste arrivate dalla Sicilia. Il Parlamento ha, quindi, riconosciuto che il nuovo governo della Regione e il Parlamento sono ‘incolpevoli’ e ha dato loro tempo per riparare sbloccando la situazione di paralisi che si era determinata.
Così i due commi in questione soprattutto aprono i margini di manovra per la giunta sia in tema di investimenti che di spesa rivedendo in parte gli accordi assunti fra Stato e Regione con il precedente Governo ammettendo che ci sono passaggi che non funzionano in materia fiscale e amministrativa.

Quindi il comma 459 apre allo sforamento dei tetti di abbattimento della spesa liberando le risorse per le ex Province: «Sono esclusi dal computo della riduzione della spesa corrente del 3 per cento annuo, di cui all’articolo 1, comma 510, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, gli oneri, a carico del bilancio della Regione siciliana destinati ai liberi consorzi del relativo territorio, di almeno 70 milioni di euro annui aggiuntivi rispetto al consuntivo 2016, di cui al punto 4 dell’Accordo fra il Governo e la Regione siciliana sottoscritto in data 12 luglio 2017». Allo stesso modo vengono liberate le spese per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi: «Sono, altresì, escluse dal predetto computo le spese sostenute dalla Regione per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi e in generale non autosufficienti, ad integrazione delle risorse erogate per tale finalità dallo Stato». Le disposizioni sono articolate e riguardano anche la revisione dei mutui e del debito regionale “Sono inoltre escluse le maggiori spese per il servizio del debito sostenute nel 2017 rispetto all’anno 2016 derivanti dalla rimodulazione dei mutui effettuata nel 2015, nonché le spese per le quote interessi delle anticipazioni di liquidità di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64”.

Quindi le norme per gli investimenti permetteranno scelte politiche al governo siciliano: «Dal 2018 al 2022 la Regione siciliana si impegna a riqualificare la propria spesa attraverso il progressivo aumento degli investimenti incrementando gli impegni complessivi per gli investimenti in misura non inferiore al 2 per cento per ciascun anno rispetto all’anno precedente». L’assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao afferma: «Sono state accolte tutte  le richieste del Governo di modifica dei vincoli sui prossimi esercizi causati dagli accordi conclusi dal precedente governo regionale, come la proroga per l’approvazione del bilancio consolidato, con sospensione delle sanzioni meritate da chi ci ha preceduto. E’ l’effetto di un rinnovato dialogo che si è aperto tra Palermo e Roma, basato sulle ragioni della Sicilia e che ci consentirà di riaprire il negoziato in materia finanziaria”. Inoltre l’assessore aggiunge: «Un ringraziamento allo speciale impegno di Stefania Prestigiacomo. Abbiamo cominciato la virata nei rapporti tra Sicilia e Stato. Chiederemo l’attuazione dell’autonomia finanziaria prevista dallo Statuto per restituire dignità ai siciliani». Poi, precisa: «dovremo avere carte in regola».
A questo punto l’Assemblea Regionale Siciliana completare deve rinnovare i propri organi e in particolare le commissioni per avviare la trattazione dell’esercizio provvisorio approvato dalla giunta sabato 23 dicembre e che approderà domattina alla presidenza dell’Ars. Quindi i deputati dovrebbero essere pronti a recepire l’importante atto e votarlo.