FURBETTI DEL CARTELLINO IN AZIONE A FICARRA

Assenteismo di massa nel comune di Ficarra in provincia di Messina, dove risultano indagati 23 dipendenti sui 40 totali.

FURBETTI DEL CARTELLINO IN AZIONE A FICARRA –

Nel piccolo paesino di Ficarra, comune in provincia di Messina sono Ventitré i dipendenti su 40 che sono indagati per assenteismo. Il numero è da record rispetto al totale degli impiegati ed è emerso grazie a un’inchiesta della Procura di Patti che ha portato alla sospensione dalla funzione per 16 persone. Il provvedimento cautelare interdittivo è stato eseguito dai militari del Comando Provinciale di Messina su disposizione del gip. Per i 23 tra impiegati e dirigenti le accuse sono di truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente pubblico e di false attestazioni o certificazioni.

L’inchiesta viene fuori da un’indagine avviata nel 2016 dai carabinieri della Compagnia di Patti che hanno accertato i casi. E’ stato verificato, anche attraverso riprese video, una cronica, diffusa e generalizzata abitudine degli indagati, dipendenti a vario titolo del Comune, ad allontanarsi per motivi personali dall’ufficio. I dipendenti finiti sotto inchiesta evitavano la timbratura dei cartellini o della scheda magnetica in modo da non far risultare i periodi di assenza dal lavoro e subire le decurtazioni di stipendio. Nel complesso gli inquirenti hanno accertato 650 assenze arbitrarie per un ammontare di oltre 12.500 minuti. Tra i 16 destinatari della misura cautelare figurano, tra l’altro, 3 dirigenti, rispettivamente delle area tecnica, amministrativa ed economico-finanziaria, che rispondono in concorso con gli altri perché avrebbero omesso di controllare i colleghi. Scrive il gip che i carabinieri hanno svelato l’esistenza di un vero e proprio «sistema fraudolento e patologico» ai danni della pubblica amministrazione, sviluppatosi e rafforzatosi nel tempo in un contesto di «anarchia amministrativa».

Secondo gli investigatori, al Comune di Ficarra l’azione dei pubblici dipendenti era svincolata da qualsiasi forma di controllo. Un sistema di malaffare che per i suoi caratteri di pervasività e diffusione non poteva che realizzarsi e reggere nel tempo attraverso atteggiamenti di complicità tra controllori e controllati scrivono i carabinieri: «in un clima di cronico disinteresse per le funzioni pubbliche svolte e di totale assenza di senso del dovere».