UCCIDE UN FIGLIO E FERISCE GRAVEMENTE L’ALTRO

Omicidio a Grammichele comune in provincia di Catania. Padre dopo una violenta lite familiare uccide il figlio con diversi fendenti e colpisce il fratello della vittima che è rimasto ferito gravemente.

UCCIDE UN FIGLIO E FERISCE GRAVEMENTE L’ALTRO –

Il fatto è accaduto a Grammichele comune in provincia di Catania. Follia omicida ha sconvolto la riunione di una famiglia domenica a Grammichele. Saverio Ansaldi, 77 anni, al culmine di una lite nella loro abitazione nel centro storico del paese ha ucciso a coltellate il figlio di 46 anni Graziano e ha ferito gravemente l’altro, Aurelio, di 43 anni.
Le tre persone hanno iniziato a litigare verbalmente poi la discussione è degenerata rapidamente e poi lo scontro.  Ha avuto la peggio Graziano Ansaldi, che è morto dissanguato dopo essere stato colpito con una sola coltellata all’addome sferrata dal padre. Inutile il tentativo di alcuni familiari presenti di fermare la furia omicida dell’uomo che ha continuato a colpire centrando anche con più fendenti il fratello della vittima, Aurelio, rimasto gravemente ferito. Adesso il ferito è ricoverato in codice rosso nell’ospedale ‘Gravina’ di Caltagirone, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione la lite si sarebbe innescata nella casa della famiglia Ansaldi riunita per trascorrere insieme la domenica. Il l’omicida in passato è stato denunciato per reati contro il patrimonio e ‘noto’ agli investigatori per il suo carattere molto ‘forte’.
alcuni testimoni hanno ricostruito che in quell’abitazione le liti erano frequenti per contrasti tra i componenti della famiglia. Il movente non è ancora chiaro. Ancora non si sa cosa ha fatto scatenare la lite e lo scontro tra il padre e i suoi due figli. Sulle motivazioni e la dinamica della tragedia i carabinieri stanno interrogando alcuni testimoni e l’aggressore 77enne reo confesso. Lo stesso è stato bloccato dai carabinieri, avvertiti da altri familiari dell’uomo mentre si trova in strada su uno scooter. Ai militari dell’arma avrebbe detto che si stava recando in caserma per costituirsi, ammettendo di essere l’autore dell’omicidio e del ferimento dei suoi figli dopo una lite.
Dopo essere stato arrestato  l’uomo, che presentava evidenti escoriazioni, è stato medicato in ospedale e poi condotto in caserma. Il Pm di turno della Procura di Caltagirone lo dovrà sentire e dopo la verbalizzazione degli atti, l’omicida sarà tradotto nel carcere di contrada Noce.