Catania si ferma. Parte il giro. E’ partita da piazza Duomo la prima delle tre tappe siciliane. La quarta tappa (le altre tre sono state disputate in Israele in onore del ciclista Fausto Coppi) prevede l’arrivo a Caltagirone. Il sindaco Bianco: «questo evento, lo dedichiamo al giornalista Candido Cannavò». Una giornata di sofferenza per gli automobilisti catanesi che hanno vissuto la chiusura di una buona parte di strade del capoluogo etneo.
PARTE IL GIRO, CATANIA SI FERMA
Parte il giro, Catania si ferma. Dopo la parentesi israeliana (tre tappe sono state disputate in Israele in onore del ciclista Fausto Coppi), il 101esimo Giro d’Italia di ciclismo torna in patria partendo dalla Sicilia, che ospiterà tre tappe molto interessanti fino a giovedì.
Oggi la quarta frazione che porterà i corridori da Catania a Caltagirone comune nel catanese, dopo aver percorso 198 chilometri. La partenza da piazza Duomo, alle 12.20, dopo il ritrovo in via Garibaldi. L’arrivo è previsto nella città calatina in viale Torre dei Genovesi fra le 17 e le 17,30. Tre le province interessate con le tappe a: Catania, Siracusa e Ragusa.
La Catania-Caltagirone è un percorso assai mosso sul piano altimetrico, con diverse salite e due Gran premi della montagna, con una serie interminabile di curve lungo il percorso e strade dal fondo usurato di larghezza variabile. Gli attraversamenti cittadini possono presentare le trappole del fondo in pavè. Due i traguardi volanti di giornata: al chilometro 112,3 di Palazzolo Acreide e al chilometro 133,7 di Monterosso Almo, centri che più volte hanno fatto parte alla fine del secolo scorso del percorso della Settimana ciclistica di Sicilia organizzata da Ciccio Ingrillì.
Due i Gran premi della montagna, entrambi di 4/a Categoria: il primo in località Pietre calde, dopo 82,4 chilometri e a 779 metri d’altezza; il secondo dopo 150 chilometri, a Vizzini, a 595 metri. La corsa attraverserà altri centri come Misterbianco (Catania), Lentini (Siracusa), Ferla (Siracusa), Grammichele (Catania), fino all’arrivo a Caltagirone, considerata la capitale delle ceramiche.
L’ultimo chilometro di corsa è da restare senza fiato, visto che il traguardo è posto al culmine di una salita con pendenze al 13 per cento e un rettilineo finale di 300 metri. Catania è stata sede di tappa nel 1930 (vittoria di Mara), 1949 (Fazio), 1976 (Sercu, semitappa), 1986 (l’olandese Van Poppel), 1989 (ancora Van Poppel), 1999 (Cipollini) e 2003 (Petacchi). Caltagirone, invece, è all’esordio nella gara a tappe di Rcs Sport.
Il sindaco di Catania, Enzo Bianco ha festosamente salutato l’evento: «Sarà una bella giornata per Catania. la chiusura delle scuole sono certo che ci sarà la folla delle grandi occasioni per questa manifestazione di grande 
impatto popolare che non è solo ciclismo, non solo sport, ma un pezzo della storia d’Italia. Non a caso le prime tappe sono state dedicate a quel Gino Bartali che con Coppi fu non solo un campione sportivo di prima grandezza, ma un personaggio al quale ispirarsi. Come dimostra anche l’indimenticabile canzone dedicata a ‘Ginaccio’ da Paolo Conte. Noi, questa giornata, la dedichiamo invece a Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport al quale abbiamo intitolato una piazza”.
Bianco già dalle 9.30 nel Teatro Antico ha premiato i ragazzi delle scuole catanesi che hanno partecipato al concorso organizzato dal Giro d’Italia e alle 10 ha salutato tutti i ciclisti che hanno ritirato la pettorina. Bianco ha sottolineato che: «Catania saprà rispondere con una grande partecipazione a quest’evento. Le immagini del Giro saranno legate al nostro Teatro antico nel cuore della città, al nostro barocco Patrimonio dell’Umanità, al clima e al calore della nostra gente».
Oggi la città etnea ospita anche il Giro E, la non competitiva su e-road bike (elettriche) organizzata da Rcs Sport. Davide Cassani, ct della Nazionale di ciclismo, ha lanciato questa nuova manifestazione. A partire da oggi, e per le altre 17 tappe, cinque squadre formate da due atleti percorreranno le stesse strade sulle quali i professionisti si sono sfidati a distanza di poche ore.
La carovana rosa, muoverà ogni giorno dal ritrovo di partenza della corsa (domani alle 8), per terminare sul traguardo di giornata, porterà sulle strade del Giro anche personaggi dello sport e dello spettacolo. Hanno già aderito due olimpionici come Antonio Rossi e Yuri Chechi, ma anche lo scrittore-atleta-motivatore spagnolo Josef Ajram.
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