INCHIESTA MONTANTE, NUOVI SVILUPPI E ALTRI INDAGATI

Inchiesta Montante, nuovi sviluppi e altri indagati. Tra gli indagati anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli assessori Lo Bello e Vancheri e il presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro. Avviso di garanzia per un vice questore e due collaboratrici che avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere documenti compromettenti.

INCHIESTA MONTANTE, NUOVI SVILUPPI E ALTRI INDAGATI

Inchiesta Montante, nuovi sviluppi e altri indagati. Si allarga l’inchiesta su Antonello Montante che ha indotto lunedì scorso l’ex vice presidente nazionale di Confindustria agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Coinvolto dalle indagini anche, l’attuale presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro. Lo ha confermato lui stesso annunciando che si presenterà ai magistrati per chiarire la sua posizione e ricostruire la verità storica: «Ho ricevuto un avviso a comparire quale persona sottoposta a indagini per reati che attengono ai rapporti con la politica, di cui solo oggi vengo a conoscenza. Andrò e fornirò ogni elemento utile al fine di agevolare la ricostruzione della verità storica».

L’indagine su Catanzaro fa salire a 30 le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta ‘Double face’ che la procura di Caltanissetta sta portando avanti. Sempre oggi si è appreso di un avviso di garanzia, per concorso in corruzione, notificato al vice questore aggiunto Vincenzo Savastano, in servizio all’ufficio della polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino mentre risultano indagate anche Carmela Giardina e Rosetta Cangelosi, collaboratrici di Montante accusate di favoreggiamento per aver contribuito alla distruzione di alcune prove che sarebbero state occultate da Montante. Secondo gli inquirenti avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere alcuni documenti del suo archivio segreto, custoditi dentro una ventina di pen drive, poi nascoste in uno zaino lanciato dal balcone poco prima dell’arresto. Anche questo materiale è stato recuperato dagli investigatori. Intanto Montante si difende negando che siano stati distrutti documenti o prove.

Il Gip del tribunale ha ascoltato per circa 7 ore Montante il quale avrebbe riferito di aver tardato ad aprire la porta temendo una rapina o qualcosa di peggio. Durante il suo interrogatorio Montante avrebbe respinto le accuse che gli vengono rivolte di avere costruito dossier contro i suoi avversari, creando una rete di spionaggio e corruttela. I magistrati stanno valutando in questo momento la posizione di altre persone che avrebbero avuto un ruolo nella rete di spionaggio che sarebbe stata al servizio di Montante mentre è stato acquisito altro materiale che dovrà essere analizzato dagli inquirenti. Fra le posizioni al vaglio anche quella dell’ex governatore Rosario Crocetta che potrebbe essere indagato per finanziamento illecito della campagna elettorale.

Assieme a lui sarebbero indagati anche gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e l’ex vice presidente Mariella Lo Bello nonché l’ex presidente dell’Irsap (l’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Mariagrazia Brandara. Intanto Montante dovrà pagare le spese legali sostenute dal giornalista Marco Benanti per difendersi dall’accusa di diffamazione che gli era stata mossa proprio dallo stesso. Benanti potrebbe essere fra i giornalisti che sarebbero stati spiati proprio dalla rete dello stesso Montante.