RIFIUTI, MUSUMECI PROROGA L’EMERGENZA

Rifiuti, Musumeci proroga l’emergenza. Tempi lunghi per risolvere il problema siciliano dei rifiuti. Musumeci proroga l’ordinanza d’emergenza per altri 15 giorni. Il Dipartimento regionale aqua e rifiuti che si occupa dello smaltimento dei rifiuti non è in grado di aspettare ancora che Roma si pronunci.

RIFIUTI, MUSUMECI PROROGA L’EMERGENZA

Rifiuti, Musumeci proroga l’emergenza. il Presidente della Regione, ieri sera ha firmato una ordinanza che di fatto proroga le deroghe alle norme ambientali per consentire alle discariche di trattare i rifiuti con impianti provvisori per un periodo di 15 giorni, che permetterà la riapertura di diverse discariche siciliane.

Questa ordinanza permetterà alle stesse come ad esempio ‘Cava dei modicani’ e ‘Trapani Servizi’ abbattendo la mobilità dei rifiuti. Infatti non si assisterà più al triste spettacolo dei camion viaggiare da un lato all’altro della Sicilia. Resta aperto però il problema dei comuni agrigentini che non potendo più conferire a ‘Siculiana’ dovranno conferire a Lentini come disposto proprio dal piano straordinario dell’ing. Cocina il 6 giungo.

Due giorni orsono, il Dipartimento regionale acqua e rifiuti aveva deciso un piano straordinario di conferimento temporaneo per evitare che la spazzatura restasse in strada. Così, dopo l’ennesima riunione, Musumeci ha deciso di non poter attendere ancora le decisioni romane.

Intanto, i comuni ricevendo solo questa agevolazione per evitare l’emergenza, resterebbero soli ad affrontare i costi. Facendo una semplice considerazione l’esecutivo regionale mostrerebbe la disponibilità, ma dall’altro canto imporrebbe nuove regole e con scadenza quasi immediata. Secondo le nuove regole resterebbe fissato tempo fino al 30 giugno, affinché i sindaci avviino azioni che possano servire a incrementare la differenziata. Chi non si adeguerà potrebbe vedersi arrivare un commissario ad acta nominato dalla Regione proprio per adottare le regole stabilite.

I diversi aspetti del problema, potrebbero essere solo organizzativi e tesi a sensibilizzare la popolazione, ma potrebbero manifestarsi anche come repressivi. I controlli dovrebbero essere affidati alla polizia locale che dovrebbe vigilare il rispetto delle regole.  la decisione della Regione si rivelerebbe leggermente più contenuta rispetto alle norme Europee che imporrebbero di raggiungere il 35% di differenziata in brevissimo tempo.

I Comuni non dovranno conferire in discarica più del 70% dei rifiuti prodotti il che significa meno di un mese per raggiungere il 30% di differenziata. Le amministrazioni comunali che non dovessero riuscire a mantenere quanto prescritto, entro fine luglio (avrebbero circa un mese in più per provvedere) per evitare il commissariamento, dovranno sottoscrivere un contratto per la consegna dei rifiuti fuori dall’isola, a proprie spese, inviandone copia alla Regione. Altrimenti sarà inviato un commissario che deciderà autonomamente. Punto, quest’ultimo, sul quale i sindaci annunciano battaglia. Intanto, il presidente Musumeci, invita ancora una volta a lavorare in silenzio. Si prevede che l’emergenza durerà ancora un altro anno e l’obiettivo sarà fare in modo che non si prolunghi oltre.