MESSINA, ULTIMO SALUTO A FIFO E RANI

Messina, ultimo saluto a Fifo e Rani. Allestito un maxischermo in piazza Duomo per i funerali dei due fratellini morti nell’incendio di Messina. Le esequie sono celebrate nella cappella del collegio di Sant’Ignazio del capoluogo peloritano. Il sindaco ha decretato il lutto cittadino.

MESSINA, ULTIMO SALUTO A FIFO E RANI

Messina, ultimo saluto a Fifo e Rani. Presenti per salutare i due fratellini migliaia di persone. In tanti hanno partecipato ai funerali di Francesco e Raniero Messina, 13 e 10 anni, morti 4 giorni fa in un incendio nella loro abitazione di Messina. Le esequie sono state celebrate nella cappella del collegio di Sant’Ignazio, dall’Arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, e dai padri Paolo Collura e Lorenzo Campagna che ha battezzato i bambini.

Parenti e amici a sostenere lo strazio dei genitori. Vi era anche tanta gente comune, oltre al sindaco Accorinti esponenti politici. Per il gran numero di persone presenti l’amministrazione comunale, su richiesta dei familiari, ha autorizzato l’allestimento di un maxischermo in piazza Duomo per seguire la Santa Messa.

I ragazzi presenti indossavano delle magliette con i soprannomi delle due vittime del rogo, Fifo e Rani, con stampate le parole che dicevano più spesso. Accanto alle bare delle magliette di calcio delle squadre per le quali tifavano e le loro foto. Sull’altare due grandi cuori. In città negozi e uffici chiusi per lutto cittadino.

L’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, durante l’omelia rivolto ai presenti ha detto: «È difficile poter parlare in un giorno come questo. Umanamente è inaccettabile una tale perdita sia da parte della famiglia che di tutti i presenti e di tutta la comunità». Mons. Accolla ha inoltre aggiunto: «Due piccoli splendidi che i compagni e noi tutti non riusciremo a dimenticare quando accadono queste tragedie riusciamo ad apprezzare il significato della vita. Molti pensano che siamo nelle mani dell’economia, della politica o delle istituzioni. Ma il cuore e i rapporti veri sono nei rapporti tra le persone e nel rapporto con il Signore». Poi l’alto prelato ha citato: «il gesto di Francesco: un bimbo che nella sua innocenza è diventato un esempio per tutti i ragazzi e gli adulti, un bambino che vede suo fratello e va incontro alla morte per donare la vita».

Concludendo l’arcivescovo di Messina ha tenuto a evidenziare che: «In una società così apatica e indifferente il gesto di Francesco ci deve fare pensare. Due bambini che ora sono diventati fonte di vita e ci fanno interrogare sul senso della vita. Dico ai piccoli presenti e a tutti di non bruciare il tempo che avete, che è puro e bello, con cose inutili. Nelle Beatitudini abbiamo letto ‘Beati i puri di cuore perché vedranno Dio’, e sicuramente Francesco e Raniero sono dinnanzi a Dio».

Il Sindaco Accorinti ha detto: «Siamo vicini alla famiglia come lo è tutta la città in questo momento di grande abbiamo proclamato per domani il lutto cittadino e le bandiere di Palazzo Zanca sono a mezz’asta sin dallo scorso venerdì».