Non ti pago di De filippo al Metropolitan. Si apre così la stagione dedicata a Gilberto Idonea, scomparso un mese fa, intitolata in suo onore con la firma Gilberto Idonea, il 24 e il 25 novembre al teatro Metropolitan di Catania.
NON TI PAGO DI DE FILIPPO AL METROPOLITAN
Non ti pago di De filippo al Metropolitan. “Una stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea”, sul palcoscenico “Non ti pago” per “Una stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea”. Dedicata al grande Gilberto Idonea, diretta dal figlio Alessandro Idonea, debutta al Teatro Metropolitan di Catania sabato 24 e domenica 25.
Si apre così la stagione dedicata a Gilberto Idonea, scomparso un mese fa, intitolata in suo onore con la firma Gilberto Idonea, il 24 e il 25 novembre al teatro Metropolitan di Catania (con la consueta doppia replica il sabato alle ore 17:30 e alle ore 21:00 e la pomeridiana domenicale alle ore 17:30) con “Non ti pago” uno dei classici di Eduardo De Filippo che sarà messo in scena dalla Compagnia di Gilberto Idonea, composta da: Gino Astorina, Antonella Cirrone, Nellina Fichera, Carlo Kaneba, Loredana Marino, Enrico Pappalardo, Simone Pappalardo, Giovanni Rizzuti, Angela Sapienza, Chiara Seminara, Nico Signorello e lo stesso Alessandro Idonea, che riprenderà la regia firmata dal padre.
Nonostante il lutto che ha segnato la famiglia e tutto il mondo del teatro, il figlio ha deciso di rendere onore al padre continuando la sua opera nel luogo che ha sempre amato: il teatro. Dice Alessandro Idonea, attore e regista: «La mia volontà è portare avanti il lavoro di mio padre, quello in cui credeva e quello per cui si è battuto» e a un mese dal lutto porterà sul palcoscenico la stagione che, per ovvie ragioni ha subito delle modifiche, ma che non prevede 
stravolgimenti.
Si comincia proprio con ‘Non ti pago’ di Edoardo De Filippo, diretta da Gilberto Idonea e ripresa dal figlio Alessandro Idonea, con le scene di Salvo Tropea e Aureliano Idonea come direttore di scena.
Lo spettacolo vede come protagonista Ferdinando Quagliolo, gestore di un banco-lotto, che reclama per sé la quaterna vincente che il padre ha dettato, a suo dire per errore, a Procopio Bertolini in sogno, scambiandolo per il figlio, che abita ora in quella che in passato fu la sua residenza.
Ricorrerà pure ad un avvocato per validare, invano, il suo assunto e alla fine lancerà un’invettiva contro il ritratto del padre, maledicendo Bertolini che a suo dire non ha diritto di godersi la vincita. E così sarà. Ma alla fine si troverà un escamotage… e la quaterna (altro titolo con cui è conosciuta la commedia) sarà l’elemento catalizzatore per il e vissero tutti felici e contenti”.
Questo l’esilarante tema di “Non ti pago” di Eduardo De Filippo che ne fu anche primo interprete al suo debutto 
l’8 dicembre 1940 al Teatro Quirino di Roma. «Un soggetto grottesco – scrive Renato Simoni sul ‘Corriere della Sera’ del 31 gennaio 1941– trattato però con i modi del buon teatro d’osservazione e di carattere con un crescendo di fantasie paradossali, di contrasti, di logiche squinternate, di litigi, di trovate spiritose, di lazzi sfrenati, di tratti di vigoroso realismo con le buffonerie più sciolte, talora conducendo la commedia verso una specie di dolorosa esasperazione della comicità, talora lasciandola alla ricerca vittoriosa della più folle ilarità».
Il successo di “Non ti pago” fu tale che, nel 1942, Carlo Ludovico Bragaglia trasferirà quel testo sullo schermo utilizzando i tre protagonisti della pièce teatrale (Eduardo, Peppino e Titina De Filippo) e anche se il regista «s’è preso qualche libertà nella seconda parte […] senza nessun vantaggio cinematografico» ci mostra «una umanità buona e insieme scaltra la cui fantasia è percorsa da visioni d’amore […]. Sembra proprio la commedia della fortuna» (Diego Calcagno in “Film”, n. 44 del 31 ottobre 1942).
Alessia Consiglio
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