UCCISO A PALERMO CON UN PROIETTILE IN TESTA

Ucciso a Palermo con un proiettile in testa. Si tratta di un uomo con precedenti penali per furti e rapine, si chiamava Francesco Manzella, 34 anni, è stato trovato morto nella sua auto in via Gaetano Costa nel capoluogo siciliano.

UCCISO A PALERMO CON UN PROIETTILE IN TESTA

Ucciso a Palermo con un proiettile in testa. L’uomo è Francesco Manzella, 34 anni, con piccoli precedenti penali, è stato freddato la notte scorsa nel capoluogo siciliano con un proiettile di pistola alla capo.

Il cadavere dell’uomo è stato rinvenuto su una Polo Volkswagen in via Gaetano Costa, strada che costeggia l’ingresso della Palermo-Sciacca, nei pressi del carcere Pagliarelli.

L’allarme è stato da alcuni residenti della zona che hanno sentito gli spari. La vittima abitava nella borgata palermitana di Falsomiele.

Il personale della squadra mobile ancora lavora alla ricostruzione della dinamica dell’agguato. Gli agenti hanno trovato lo sportello del conducente aperto e una gamba dell’uomo fuori dall’auto.

Si pensa che la vittima abbia tentato la fuga prima di essere stato ucciso con un solo proiettile di pistola alla testa: forse un appuntamento con chi lo ha ucciso.

La vittima aveva precedenti penali per reati contro il patrimonio, furti e rapine in villa. Alcuni raid sarebbero stati messi a segno con violenza. Nel 2016 era stato sorpreso nel Genoardo Park Hotel di Aquino mentre, secondo l’accusa, stava rubando.

Manzella nel 2012 è stato arrestato in quanto considerato dagli investigatori a capo di una banda di rapinatori che ha agito due volte nella zona di Bagheria. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la banda in due diverse occasioni avrebbe picchiato, imbavagliato e chiuso dentro lo sgabuzzino i padroni di casa per poi aprire la cassaforte e rubare tutto.

Manzella cinque anni prima era stato fermato dalla polizia in una banca a San Cipirello con 5.000 euro appena presi dalla cassa.

Gli investigatori della squadra mobile di Palermo stanno controllando tutti i precedenti commessi dall’uomo. Proprio in queste i poliziotti sono alla ricerca di immagini nei sistemi di videosorveglianza della zona per cercare di individuare l’assassino. In questura, invece sono proseguiti per tutta la notte gli interrogatori di amici e parenti della vittima.