APPLAUSI AL BANDITO GIULIANO IN SCENA AL METROPOLITAN – INTERVISTE

Applausi al bandito Giuliano in scena al Metropolitan - interviste. Uno spettacolo d'impatto, che è stato capace di guadagnarsi il favore del pubblico al debutto e che sicuramente può essere da spunto per riflessioni e discussioni in merito al fatto storico realmente accaduto.

APPLAUSI AL BANDITO GIULIANO IN SCENA AL METROPOLITAN – INTERVISTE

Applausi al bandito Giuliano in scena al Metropolitan – interviste. Ha debuttato domenica 7 aprile al Teatro Metropolitan lo spettacolo “La vera storia del bandito Salvatore Giuliano“.

Lo spettacolo, diretto da Carmelo R. Cannavò, ha percorso la vita del noto bandito Salvatore Giuliano dalla giovinezza fino alla morte, coprendo l’arco temporale dal 1936 al 1950.

La pièce, oltre ad aver analizzato la gioventù e la morte del bandito di Montelepre, si è anche configurata come un’interessante “spettacolo storico”, portando sul palco tutti gli avvenimenti più importanti che hanno interessato la Sicilia e l’Italia nella prima metà del secolo scorso.

A calcare le scene nel ruolo del protagonista Salvatore Giuliano il giovane Diego Cannavò, che ha stupito il pubblico con una performance magistrale, riuscendo sia attraverso la fisicità che la vocalità ad esprimere un vastissimo range di emozioni diverse e talvolta contrastanti. Accanto a Diego Cannavò, altri trenta attori hanno dato vita al racconto, ognuno con il suo ruolo fondamentalmente, a prescindere da che si tratti di personaggi marginali o coprotagonisti.

Per far muovere l’azione, il regista Carmelo R. Cannavò ha deciso di utilizzare espedienti che si avvicinano molto al mondo del cinema: da filmati proiettati su degli schermi che mostrano scene storiche a effetti di slow motion ricreati dagli attori sul palco. Un modo di gestire il teatro sicuramente originale e d’impatto.

Anche le musiche originali di Michele Romeo hanno contribuito a infondere carattere allo spettacolo, accompagnando lo svolgersi dell’azione come la colonna sonora di un film.

Le scenografie proposte sono state semplici ma efficaci, tra i mobili che venivano sostituiti tra i diversi cambiscena, hanno giocato un ruolo importante anche gli schermi posti alle spalle degli attori, dove sono state proiettate le fotografie dei luoghi dove si svolgeva la scena.

Ad arricchire lo spettacolo, le coreografie di Rossella Madaudo e il videomapping di Andrea Ardizzone.
“La vera storia del bandito Giuliano” è dunque uno spettacolo d’impatto, che è stato capace di guadagnarsi il favore del pubblico al debutto e che sicuramente può essere da spunto per riflessioni e discussioni.

Valentina Reito

Foto e montaggio video Claudio Bonaccorsi