METAMERIA, MOSTRA DI LISCIOTTO A MESSINA

Metameria, mostra di Lisciotto a Messina. Inaugurata, lo scorso 12 aprile, la mostra “Metameria” di Giuseppe Lisciotto nelle sale della Galleria Arte Magika a Messina. L’esposizione, curata da Katia Giannetto, rimarrà aperta fino al 28 aprile 2019.

METAMERIA, MOSTRA DI LISCIOTTO A MESSINA

Metameria, mostra di Lisciotto a Messina. Insieme a Giuseppe Lisciotto, artista poliedrico e creativo, ci siamo inoltrati in un percorso sospeso tra l’arte e la consapevolezza, tra il linguaggio universale e lo stato d’animo di chiunque interiorizzi la conoscenza di una realtà. Forse che l’arte non riproduce il metodo socratico della maièutica?

Succede ogni qualvolta si riesca a “tirare fuori” l’emozione, re-interpretandola e contribuendo alla composizione di un dialogo tra il singolo artista e il pubblico, che interagisce con le opere.

Il dialogo – da intendersi nel suo etimo originario – è parte integrante nelle opere di Giuseppe Lisciotto, perché l’opera diventa luogo di contenuti determinanti la comune riflessione intorno ad una tematica globale: la tutela dell’ambiente.

L’Earth Day (Giornata della Terra), celebrata ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile, diventa l’occasione in cui circa 192 Paesi del mondo si uniscono al fine di ribadire l’urgenza di arginare gli effetti “ingombranti” dell’attività dell’uomo sugli ecosistemi.

Proprio l’artista ha parlato di “uomo ingombrante”, quasi fosse famelico nel consumare le risorse naturali non rinnovabili, nel dissipare specie vegetali e animali, nel dimenticare che la natura rappresenta il tutto per l’uomo, che vi rimane una parte.

Ecco il leitmotiv della mostra “Metameria” di Giuseppe Lisciotto: la relazione interdipendente fra il tutto e la parte, fra la Terra e l’essere umano, traslando il significato della parola “metameria”, che descrive la ripetizione in successione di una parte o segmento nella costituzione del corpo di molti animali (anellidi, artropodi, vertebrati).

I metameri che compongono la mostra sono immagini tracciate e combinate con la tecnica della grafica vettoriale, poi stampate su fogli di alluminio, così da riprodurre ogni soggetto in maniera diversa, rifacendosi alla funzione evolutiva del fenomeno metameria in biologia, laddove al precedente segue in via seriale il frammento successivo.

Il manifesto della mostra, idoneo ad esaltare la composizione della totalità nella frammentarietà, potrebbe essere Infinitopede 2.

Appaiono infinite le riproduzioni di un sole esplodente il big bang cosmologico in Nucleare 1, degli occhi di Tantissimi pesci, che nel nero racchiudono l’abisso marino e nel bianco fermano la speranza di banchi di pesce minacciati dalla domanda di mercato, che si muovono all’unisono come un unico organismo, meno visibile rispetto al singolo pesce, più forte nel percepire il predatore.

Nel pannello Fotoni si vedono precipitare ripetute particelle di luce assorbite da molecole di clorofilla, tratteggiando un embrione di pianta che insieme all’acqua muterà in cellula vegetale nutriente la terra.

Si tratta di un fenomeno ciclico, che pensiamo verificarsi in autonomia, e invece fa parte dell’equilibrio di un ecosistema abitato anche dall’Uomo.

Quell’Uomo che in Esistenziale 1 è rappresentato con insaziabili dentiere intorno al regno vegetale e animale, riproducendo un vortice che pone al centro, in piccole dimensioni, il sole, testimone del pericoloso cambiamento comunicato con il pannello Camaleontesistenziale 3.

La natura è il simbolo della camaleontica resilienza, che si ribella al rosicchio sistematico praticato dall’economia consumistica, ancora troppo preminente sulla green economy.

Quello stesso logorio amplificato dall’inquinamento dei rifiuti marini ingeriti dai pesci, molluschi e crostacei, che Lisciotto ha riprodotto con prototipi di resina nella serie Natura morta del 2008, riempiendoli con vari oggetti rinvenuti sulla battigia.

Non è vero che soltanto l’essere umano ha la voce per parlare, perché anche il mare grida di essere aiutato, perché la sua acqua ha poco ossigeno e i suoi abitanti soffocano nella plastica. Anche l’aria grida attenzione, perché le piante assorbono più pesticidi anziché particelle di luce.

Metameria è la voce di un artista, che parla con le immagini della natura desiderata, laddove possa arretrare il comportamento famelico dell’essere umano, tornando ad apprezzare il ruolo del più piccolo elemento rispetto al tutto che forma la Terra.

Cenni biografici

Giuseppe Lisciotto, è nato nel 1976 a Messina. Ha conseguito il diploma di laurea in illustrazione e grafica presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma e nel 2002 ha conseguito un corso d’illustratore e grafico presso l’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs (ENSAD) di Parigi.

Dominga Carrubba