Elezioni Sicilia, i risultati del voto. A Gela verso il ballottaggio Greco-Spata, Carrà vince a Motta Sant’Anastasia, Russo e Chisari a Zafferana e Ragalna. La Lega cresce ma non sfonda. Affluenza in forte calo (58,3%).
ELEZIONI SICILIA, I RISULTATI DEL VOTO
Elezioni Sicilia, i risultati del voto. Notte di spoglio con dati che affluiscono lentamente. I riscontri emergono dalle urne in Sicilia e mostrano un arretramento del M5s, soprattutto nei comuni che già aveva amministrato come Bagheria e Gela (eccezione Caltanissetta dove il movimento ottiene un buon risultato), si registra inoltre una risposta positiva per le liste di Centrodestra.
La Lega ottiene consensi ma non sfonda e forse un suo candidato sindaco potrebbe andare al ballottaggio a Gela. I candidati sindaci del M5s, secondo numeri non ufficiali e proiezioni di parte nei sette comuni che votano col maggioritario a doppio turno, potrebbero competere per il ballottaggio a Caltanissetta, Castelvetrano e Mazara del Vallo (Trapani).
Si profila una vittoria al primo turno solo a Bagheria e ad Aci Castello, mentre negli altri 5 comuni al voto in Sicilia col maggioritario si andrà ai ballottaggi.
I dati indicano una battuta d’arresto del M5s nei comuni dove il movimento aveva vinto le ultime amministrative (Bagheria e Gela), un sufficiente il risultato della Lega che non sfonda rispetto alle piazze strapiene che avevano accolto Matteo Salvini e la buona affermazione dei candidati frutto delle “strane alleanze” fra centrodestra e centrosinistra. Il ballottaggio è previsto per il prossimo 12 maggio.
Questi i risultati:
A Caltanissetta, unico capoluogo di provincia chiamato al voto, il candidato del centrodestra Michele Giarratana è nettamente avanti (37%) rispetto allo sfidante del M5s, Roberto Gambino (19%), seguito dal candidato del centrosinistra Salvatore Messana (18%). Oscar Aiello della Lega è quarto.
Gela al secondo turno, sarà competizione tra Lucio Greco (37%) e Giuseppe Spata (31%): il primo è sostenuto dall’alleanza tra il pezzo di Fi vicino a Gianfranco Miccichè e il Pd, il secondo è il candidato della Lega, appoggiato dal centrodestra e dai dissidenti di Fi; male il M5s, che aveva stravinto cinque anni fa, con il candidato Simone Morgana che si ferma al 14% (quarto).
Aci Castello proclama sindaco Carmelo Scandurra (movimenti civici), che col 53% vince al primo turno superando Ezia Carbone (30%), candidata sostenuta dal sindaco uscente Filippo Drago. Al terzo posto il rappresentante del M5s, Antonio Bonaccorso, col 15%. Questa è la vittoria di un progetto civico nato nel territorio. Per la prima volta il sindaco non è stato scelto dalle segreterie politiche. Scandurra afferma: «È la vittoria dei cittadini castellesi. Siamo consapevoli che andremo ad amministrare un comune bello ma difficile. Da domani in poi agiremo con il massimo impegno».
Motta Sant’Anastasia decide ancora per il sindaco uscente Anastasio Carrà, della Lega, col 44% delle preferenze.
A Ragalna col 55% Chisari batte Motta.
Zafferana Etnea vota Salvatore Russo, che raggiunge il 54%.
Roccamena decide per il sindaco Giuseppe Palmeri eletto con 677.
A Bagheria supera la soglia del 40%, utile per essere eletto al primo turno, Filippo Tripoli (46%), sostenuto dal centrosinistra e da un pezzo di centrodestra. Seguito a distanza da Gino Di Stefano (32%), candidato del centrodestra e della Lega che aveva riempito piazza Matrice di sostenitori di Salvini, mentre crolla il M5s che ha amministrato il comune negli ultimi cinque anni: Romina Aiello si ferma intorno al 10%.
Castelvetrano, crollano i votanti del 20% (il Comune era stato sciolto per mafia due anni fa), ora si profila un ballottaggio tra Calogero Martire (liste civiche) e il candidato M5s, Enzo Alfano, che corrono appaiati; Pasquale Calamia si ferma quasi al 17%, unico candidato Pd per il quale ha fatto campagna elettorale il segretario Nicola Zingaretti che aveva tenuto un comizio in piazza alla vigilia della Liberazione.
A Monreale è ballottaggio tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e Diventeràbellissima, e l’uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.
A Mazara del Vallo, secondo turno per Salvatore Quinci (33%) sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), candidato della Lega.
Ad Aidone comune in provincia di Enna, Nuccio Chiarenza è stato votato sindaco, col 44%.
Forza d’Agrò provincia di Messina proclama Miliadò che vince per pochi voti in più.
A Salemi provincia di Trapani, eletto Domenico Venuti col 50% delle preferenze.
L’affluenza è in netto calo. Il dato definitivo fa registrare un forte abbassamento della gente che si è astenuta dal votare. Alle urne si è recato solo il 58,34% (254.691) dei 436.567 elettori. A Caltanissetta, unico capoluogo al voto, è andato alle urne il 56,70 % degli elettori l’8,16% in meno rispetto alle precedenti comunali. A Castelvetrano, comune sciolto per mafia, il calo dei votanti è pesante: ha votato il 55,28% degli elettori, il 20 % in meno delle precedenti comunali.
Giù anche i Comuni in provincia di Catania: ad Aci Castello il dato si ferma al 58,41% (-13,32), a Ragalna al 73,77% (-8,32%), a Motta S. Anastasia al 64,99% (-7,73%). Zafferana Etnea, in controtendenza, arriva al 65,60% (+1,59). Nei sei Comuni palermitani al voto l’affluenza è al 57,71%. In provincia di Messina, sono 10 i comuni al voto, e che raggiungono un’affluenza del 68,34%.
I comuni alle urne: 
In provincia di Agrigento i comuni al voto sono cinque: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta;
Tre nel Nisseno: Caltanissetta, Gela, Mazzarino.
In provincia di Catania si è votato ad Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna, Zafferana Etnea. Nella provincia di Enna i cittadini chiamati alle urne solo ad Aidone.
La provincia di Messina ha espresso il numero maggiore di Comuni al voto: Brolo, Condrò, Forza d’Agrò, Leni, Longi, Mandanici, Oliveri, Rometta, Spadafora, Tortorici.
La provincia di Palermo ha rinnovato cinque amministrazioni: Bagheria, Borgetto, Bompietro, Cinisi, Monreale, Roccamena.
In provincia di Trapani, si è votato a Calatafimi-Segesta, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Salaparuta e Salemi.
Il ministro Matteo Salvini parlando dei risultati del centrodestra ha detto: «Grazie ai siciliani perché mi hanno regalato, ci hanno regalato, si sono regalati un’emozione, una voglia di cambiamento». Poi conclude: «E’ una scelta che solo a parlarne due-tre anni fa sarebbe stato fantascienza. Vuol dire che quello che facciamo al governo piace dal Nord al Sud».
Per il ministro, Luigi Di Maio: «le amministrative in Sicilia hanno ancora una volta dimostrato la solidità del M5s. Quando si gioca ad armi pari e anche gli altri corrono con una sola lista mostriamo tutta la nostra solidità.
Poi conclude: «ma la grande soddisfazione è essere arrivati al ballottaggio nell’unico capoluogo di provincia al voto: Caltanissetta. Senza contare il ballottaggio nel comune di Matteo Messina Denaro, Castelvetrano, a dimostrazione dei nostri anticorpi su legalità e lotta alla mafia. Il cambiamento continua».
ED I POLITICI PER DEGRADARSI NATURALMENTE QUANTO TEMPO CI VUOLE E QUANTI SOLDI? –
ELEZIONI-BALLOTTAGGIO-MAZARA DOMENICA 12 MAGGIO 2019
GENTILE ELETTORE SE NON VOTI NESSUNO DEI 2 CANDIDATI SINDACI, (CON RELATIVI 24 CONSIGLIERI, 1 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, 6 ASSESSORI, VARI CONSULENTI), SALVA TE STESSO, FAMIGLIA E BENI PROPRI E LA TUA CITTA’, ANNULLANDO LA TUA SCHEDA ELETTORALE SBARRANDOLA PER INTERO CON PENNA BIRO – IL NOTEVOLE NUMERO DI SCHEDE NULLE, SI PRESUME CHE POTREBBE FARE ATTIVARE IL COMMISSARIAMENTO ALMENO DI 5 ANNI DEL COMUNE, RIDUCENDO SPESE ANNUALI E L’IMPOSIZIONE CERTA DI ULTERIORI TASSE A CARICO DEI CITTADINI CONTRIBUENTI PER PAGARE I LORO CONGRUI STIPENDI – OGNI CITTADINO, POTENZIALMENTE, E’ “PREMIER” ED E’ LIBERO DI DECIDERE A TUTELA DEI PROPRI INTERESSI SOCIO/ECONOMICI.?