CATANIA IN DISSESTO, ULTIMO GRIDO DI POGLIESE

Catania in dissesto, ultimo grido di Pogliese. A fine mese chiuderanno i servizi. il sindaco sollecita il governo: «Stato ci aiuti o Catania sprofonderà nel caos».

CATANIA IN DISSESTO, ULTIMO GRIDO DI POGLIESE

Catania in dissesto, ultimo grido di Pogliese. Lunedì è il giorno in cui il Comune di Catania, in dissesto finanziario, conoscerà il suo futuro.

I risultati sono legati a emendamenti alla conversione al decreto ‘Crescita’ alla Camera.

Infatti, tutto è legato alla fine del mese, quando l’ente dovrà pagare 22 milioni di euro di mutuo.

Così senza soldi in cassa il comune sarà costretto a interrompere il servizio di trasporti pubblici, l’Amt, e la partecipata Multiservizi.

I problemi di bilancio impatteranno anche sul welfare. Un’operazione ‘tagli’ che interesserà diverse migliaia di lavoratori, tra dipendenti e indotto.

L’allarme lo lancia il sindaco Salvo Pogliese, secondo il quale per evitare il disastro occorre:

«intervenire con la massima urgenza per sospendere il pagamento delle rate dei mutui entro il 30 giugno, incrementare la disponibilità di tesoreria e altre misure di sostegno».

Il primo cittadino sollecita il: «governo Conte a muoversi con iniziative mirate e non con generiche enunciazioni».

Continua Pogliese: «non abbiamo chiesto né risorse a fondo perduto né contributi straordinari. Il presidente Conte e i due vicepremier, Salvini e Di Maio sanno perfettamente che non abbiamo mai elemosinato generici aiuti.

Poi precisa: «ma soltanto chiesto di essere messi nelle condizioni di ripartire e assumerci l’onere di poter formulare un bilancio stabilmente riequilibrato».

Quello lanciato da Pogliese è: «un ultimo sos» dopo del quale: «potrebbe avere ripercussioni gravissime anche sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini».

Con amarezza precisa: «Se non ci aiuta in questa fase ormai terminale, allo Stato centrale costerà molto di più fronteggiare le conseguenze di un rischio di tale portata».

Ribadisce ancora Pogliese: «Continuiamo a chiedere una moratoria immediata dei mutui con le altre misure legislative e non rimandare a decisioni future, scelte che devono essere attuali, concrete, dirette e soprattutto utili per Catania».

Inoltre avverte che: «chi non comprende la gravità della situazione si rende complice di un baratro dagli esiti imprevedibili in una città capoluogo metropolitano, fulcro della vita di oltre un milione di abitanti».

Tiene a precisare: «Siamo a pieno titolo italiani e chiediamo soltanto di non essere ingiustamente abbandonati dallo Stato per colpa di un dissesto dichiarato un anno fa, quando governava un’altra amministrazione e su cui la magistratura contabile ha scritto parole chiare e nette».

Conclude il sindaco Pogliese: «Vogliamo la chance per risalire la china, segnali concreti e specifici che abbiamo ripetutamente invocato, e che non possono essere ulteriormente rinviati».