CARA DI MINEO CHIUDE

Cara di Mineo chiude. E’ in fase di dismissione la struttura di accoglienza a Mineo. Musumeci invoca l’aiuto del Governo: centinaia di lavoratori a rischio.

CARA DI MINEO CHIUDE

Cara di Mineo chiude. Si torna a parlare della più grande struttura di accoglienza per migranti che chiuderà i battenti a partire dal mese di luglio.

Il presidente della Regione Siciliana, Musumeci chiede al Governo nazionale interventi per salvare l’economia del territorio catanese.

Musumeci, commentando la notizia della chiusura, che avverrà dal mese di luglio, del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo, comune in provincia di Catania, afferma:

«La chiusura del Cara di Mineo è l’inesorabile epilogo di una grande illusione, in una terra affamata di lavoro».

«Ma il governo nazionale deve adesso predisporre misure compensative a tutela di un’area fortemente degradata, come quella del Calatino».

Il Comune: «nel Cara aveva trovato lo sfogo per centinaia di lavoratori, con una ricaduta anche per l’indotto».

Continua il presidente: «Le misure compensative promesse da Roma nel 2012 non sono mai arrivate su quel territorio. Non vorremmo che al danno si aggiungesse la beffa».

Musumeci per concordare un percorso comune, annuncia di aver organizzato nei giorni scorsi un incontro.

Alla riunione parteciperanno: il presidente della Camera di commercio etnea Pietro Agen, il sindaco metropolitano di Catania Salvo Pogliese e il primo cittadino di Mineo Giuseppe Mistretta.

Inoltre, Musumeci assicura che: «La Regione è pronta a fare la propria parte realizzando interventi infrastrutturali».

Tutto sarà: «a servizio delle aree a sud del centro abitato, qualora lì dovessero insediarsi aziende che possano assorbire una parte di lavoratori espulsi dopo la chiusura del Centro.

In conclusione dice: «Ci rivedremo entro fine mese per un confronto con i sindacati e le organizzazioni di categoria di industria, commercio e artigianato, in attesa di una risposta da parte del governo centrale».