Groviglio sui borghi, Musumeci querela Daverio. Lo storico nella trasmissione di Rai3 penalizza Palazzolo Acreide e fa vincere la “sua” Bobbio e alle Iene dice: «Ho paura dell’intimidazione sicula». Musumeci: «Razzismo anti-Sicilia».
Groviglio sui borghi, Musumeci querela Daverio
Groviglio sui borghi, Musumeci querela Daverio. Michele Anzaldi, presidente della Commissione vigilanza Rai, la storia dei borghi,
la ha definita un «imbarazzante conflitto di interessi».
Le parole dello storico d’arte Philippe Daverio hanno scatenato la reazione del governatore della Sicilia, Nello Musumeci che ha detto:
«Il professore ha il dovere di scusarsi con tutto il popolo siciliano, che ha offeso volutamente, con toni razzisti e con dichiarazioni calunniose».
Poi aggiunge:
«Amare la Sicilia non è un dovere, ma usarle rispetto sì».
Continua il presidente: «Non è tollerabile un atteggiamento così spocchioso, che ci impone come governo della Regione di rivolgerci anche all’autorità giudiziaria».
Aggiunge Musumeci:
«Questo disarmante pregiudizio verso la Sicilia spiega chiaramente l’epilogo del concorso sul Borgo dei Borghi, a danno di una nostra Comunità».
Il presidente della Regione Siciliana, annuncia una querela per le dichiarazioni dello storico alla trasmissione Le Iene, dopo le polemiche sull’assegnazione del titolo di ‘Borgo dei borghi’.
Nella trasmissione di Rai 3, ha primeggiato Bobbio (di cui Daverio è cittadino onorario) su Palazzolo Acreide (Siracusa).
Daverio, a capo della giuria tecnica, ha dato il suo voto a Bobbio, paese piacentino, ribaltando i voti del pubblico (41% a Palazzolo Acreide e 27% a Bobbio).
Così il borgo siracusano è arrivato secondo scatenando un putiferio di polemiche per la cittadinanza onoraria dello storico.
Il quale alle Iene ha manifestato le sue preoccupazioni per tutte le accuse ricevute e ha detto:
«Questa è un’intimidazione sicula pura, mi hanno spaventato. Io ho paura della Sicilia».
Parole che non sono piaciute a Musumeci che ha affermato:
«Mi auguro che il servizio pubblico televisivo, se esistono ancora rapporti professionali con questo personaggio, li rescinda immediatamente».
Continua il Presidente della Regione:
«Se poi dovessero arrivare le scuse, sarò io stesso a invitare il razzista francese nella nostra Isola».
Conclude Musumeci:
«senza cannoli a canne mozze, stia tranquillo, ma con una abbondante fetta di cassata, accompagnata da un bicchierino di passito. E non è una minaccia».
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