Simone Caliò espone D’Istanti a Messina – video

Simone Caliò espone D’Istanti a Messina - video. Le tele di Simone Caliò raccontano la Sicilia nei colori vivaci e la messinesità con simboli iconici.

Simone Caliò espone D’Istanti a Messina -video

Simone Caliò espone D’Istanti a Messina – video. In mostra venti acquarelli dipinti fra il 2019 e i primi mesi del 2020.

Si tratta della prima personale allestita dopo un periodo di lockdown personale e superato quello che ha stretto il mondo nella pandemia da Covid-19.

Se si chiedesse ai messinesi dell’artista che dipinge Cinquecento, Vespe, Funambolieri, che tentano l’equilibrio sulla corda instabile della vita …

Ed ancora granite con brioche, tazzine di caffè con un aquilone a forma di cuore, segno di solidarietà e pace.

Oppure una finestra aperta con vista mare al quadrato, perenne movimento di creste ondulate, che le stagioni colora con variegate sfumature.

Allora qui ed ora… i messinesi risponderebbero Simone Caliò.

L’artista che nel 2013 ha creato la linea di abbigliamento Le magliette d’Autore, ispirata dai soggetti delle sue tele.

Nel 2015 è stato ideatore del manifesto per la festa dell’Unità di Palermo.

E nel 2016 valorizza l’antico borgo marinaro messinese di Contemplazione, aprendo la galleria e laboratorio Arearte.

Le tele di Simone Caliò raccontano la Sicilia nei colori vivaci e la messinesità con simboli iconici.

Proprio la tela che raffigura la porta d’ingresso alla galleria/laboratorio Arearte, nel borgo Contemplazione, al numero civico 1926, apre il percorso della personale D’Istanti.

Da una parte un apostrofo separa le due parole, evocando il periodo segnato dal distanziamento sociale.

Dall’altra parte D’Istanti di Simone Caliò consente al visitatore un viaggio nei luoghi dell’anima.

Gli stessi luoghi abitati dall’artista, quando sia rimasto incuriosito, incantato, emozionato dai paesi visitati e poi immortalati coi colori.

Santorini, Marzameni, Siracusa, Modica, Etna.

Poi Rometta, Sant’Alessio Siculo, le Isole Eolie.

E Capo Peloro, Ganzirri, il borgo messinese di Contemplazione affacciato sullo Stretto di Messina.

Sono alcune delle tappe di un viaggio espressionista, che traduce il motus animae di Simone Caliò in istanti.

Nel contempo la tavolozza diventa tramite di un paesaggio impressionista oppure astratto.

Infatti, Caliò tratteggia anche orizzonti su territori reali soltanto nella percezione soggettiva e sulla tela corpo informale da decifrare.

«Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima.

Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’Anima è un pianoforte con molte corde.

L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.» (Wassily Kandinsky)