Emergenza migranti in Sicilia, interviene Musumeci. Presidente della Regione: «Hotspot inadeguati per igiene e sanità, possono diventare focolai di infezione».
Emergenza migranti in Sicilia, interviene Musumeci
Emergenza migranti in Sicilia, interviene Musumeci. Il presidente della Regione Nello Musumeci lancia un nuovo allarme emigrati.
Lo afferma nell’audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen di vigilanza sull’attività di Europol,
di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
Musumeci spiega che vi è:
«approssimazione, superficialità e in alcuni casi impotenza da parte degli organi dello Stato nella gestione dei flussi migratori.
Ribadisce che:
«Non c’è un protocollo che metta insieme le competenze dello Stato e della Regione siciliana.
Inoltre sottolinea che:
«Il personale dell’Usmaf è e resta sottodimensionato rispetto alle reali esigenze, a farsi carico degli aspetti sanitari è la Sicilia».
Il presidente si rivolge al Comitato Schengen:
«Lancio un allarme serio senza pregiudizi politici:
ho il dovere di rappresentare al Comitato la preoccupazione diffusa tra i cittadini,
se alimentiamo la tensione senza dimostrare che lo Stato ha intenzione di cambiare metodo,
trasformiamo una situazione sanitaria in una situazione di ordine pubblico».
Musumeci prosegue:
«Ho avuto negli ultimi giorni una interlocuzione frequente con il ministro dell’Interno, ho detto che il fenomeno non è più controllato,
il dipartimento competente si è fatto trovare impreparato».
Conclude Musumeci:
«Il 12 aprile ho proposto il noleggio di navi passeggeri da ormeggiare in rada,
per evitare il contatto con la terraferma non solo per la paura della fuga ma perché i tre hotspot in Sicilia,
sono assolutamente inadeguati dal punto di vista igienico-sanitario a evitare promiscuità di centinaia di soggetti che potrebbero diventare focolaio di infezione».
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