Lampedusa sciopera, protestano i residenti. Residenti protestano contro il governo sulla gestione degli sbarchi, il sindaco Martello in prima linea.
Lampedusa sciopera, protestano i residenti
Lampedusa sciopera, protestano i residenti. Glia arrivi per ora si sono fermati.
non si sono registrati più avvistamenti o sbarchi autonomi.
C’è mare mosso e forte vento specie nel Canale di Sicilia, condizioni proibitive che già un paio di settimane fa avevano frenato gli arrivi.
Intanto fra la notte scorsa e stamattina 307 migranti hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa, dove restano ancora 1.219 persone.
La notte scorsa 87 extracomunitari imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che sono già arrivate a Porto Empedocle.
Cinquantacinque di essi sono già saliti su un pullman che li sta portando in centri d’accoglienza dell’Abruzzo.
I rimanenti resteranno in strutture siciliane.
Il pattugliatore Dattilo della Guardia costiera ha invece già concluso l’imbarco di altri 220 migranti dell’hotspot.
Secondo quanto si apprende la sua destinazione sarebbe il porto Ragusano di Pozzallo.
Stamattina il sindaco di Lampedusa Toto’ Martello ha incontrato una rappresentanza di imprenditori e commercianti locali per decidere le modalità dell’eventuale sciopero generale.
Conferma il primo cittadino:
«Lo sciopero si farà gli unici dubbi riguardano le piattaforme di richieste della protesta».
Il tessuto produttivo dell’isola è contro “il silenzio del governo” sulla gestione dei migranti sbarcati negli ultimi giorni e divisi fra l’hotspot e la Casa della fraternità, di proprietà della parrocchia.
Presente all’incontro anche l’ex senatrice leghista Angela Maraventano,
protagonista di una protesta anti migranti sabato notte all’arrivo di un peschereccio con 370 migranti a bordo.
Nella piazzola adiacente il municipio è stata organizzata una piccola protesta.
Esposti alcuni striscioni con le scritte ‘Stop immigrati’, ‘Lampedusa hotspot chiuso’ e ‘Governo criminale’.
Tra i manifestanti anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull’isola.
Tra gli striscioni, anche riferimenti al primo cittadino e all’ex direttore del poliambulatorio dell’isola ed europarlamentare Pietro Bartolo:
“Sindaco dimettiti” e “Pietro Bartolo ti sei venduto Lampedusa”.
Alcuni manifestanti, una ventina, hanno fatto irruzione all’interno dell’edificio per mostrare il loro dissenso.
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