Rinascente Palermo chiude, è sciopero

Rinascente Palermo chiude, sciopero. Incrociano le braccia 150 dipendenti, indotto compreso. Lo stop è previsto per il 31 ottobre.

Rinascente Palermo chiude, è sciopero

Rinascente Palermo chiude, è sciopero. Centocinquanta lavoratori, divisi a metà tra diretto e indotto,

rischiano il posto di lavoro per la chiusura della sede palermitana della Rinascente, comunicata dall’azienda ai sindacati e prevista per il 31 ottobre.

Oggi i dipendenti hanno manifestato in via Roma davanti allo stabile di 5 piani, 4.500 metri quadri, con attico adibito a ristorante.

La decisione arriva dopo il mancato accordo tra Rinascente e Fabrica immobiliare (la società che gestisce l’edificio di proprietà dell’ente previdenziale Inarcassa),

sulla rimodulazione del canone d’affitto che attualmente è di 2,4 milioni annui, come spiegano i lavoratori.

Rinascente ha proposto di abbassarlo a 1,3 milioni; Fabrica ha rilanciato chiedendo di portarlo a 1,6 milioni con

la condizione di ottenere anche la licenza di esercizio, svincolata dal mantenimento dei posti di lavoro, dice una delle dipendenti,

Luisa La Colla, architetto ed ex consigliere comunale di Palermo. Aggiunge la La Colla:

«Una richiesta che cozza con le attuali normative».

I lavoratori, sono angosciati dalla prospettiva della chiusura in un momento di crisi come questo,

si associano alla richiesta del sindaco Leoluca Orlando e del senatore di IV Davide Faraone.

Politici e dipendenti chiedono un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.