Colpo ai clan, maxi confisca di beni

Colpo ai clan, maxi confisca di beni. Provvedimenti della Dia di Catania per imprenditore legato alla cosca di Palagonia e un esponente dei Laudani.

Colpo ai clan, maxi confisca di beni

Colpo ai clan, maxi confisca di beni. La Dia di Catania ha eseguito due provvedimenti di confisca beni emessi emessi dal Tribunale etneo, per un valore complessivo di due milioni di euro.

Colpiti dai provvedimenti:

Salvatore Marletta, 47 anni, imprenditore agricolo considerato vicino alla cosca mafiosa Di Dio di Palagonia;

Orazio Salvatore Di Mauro, 54 anni, ritenuto esponente di spicco del clan Laudani e legato alla ‘famiglia’ Santapaola.

Marletta nel 2001 è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali e detenzione abusiva di armi.

Recentemente è stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’ordinanza che lo riguarda emessa nell’ambito dell’operazione denominata “Iddu”,

coordinata dalla Dda etnea, per associazione mafiosa, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsione e lesioni aggravate.

Sempre il Marletta nel 2007 era stato arrestato con altri tre indagati,

compreso Febronio Oliva, appartenente alla famiglia mafiosa Di Dio di Palagonia, per di usura, estorsione e porto abusivo di armi.

Di Mauro, invece, incensurato fino al febbraio 2016, è rimasto coinvolto e arrestato in diverse inchieste giudiziarie:

operazione “I Vicerè”, coordinata dalla Dda di Catania, assieme a elementi di spicco del clan Laudani e nell’operazione “Security”, coordinata dalla Procura distrettuale di Milano.

Sempre Di Mauro accusato di estorsione aggravata, associazione mafiosa, emissione di fatture per operazioni inesistenti,

omessi dichiarazione e versamento Iva, appropriazione indebita, ricettazione, traffico di influenze, intestazione fittizia di beni e corruzione tra privati.

Il Tribunale di Catania, in occasione di due diverse attività di indagine della Dia, ha disposto la confisca dei patrimoni riconducibili alle due persone.

I beni stimati complessivamente in oltre due milioni di euro e composti da diversi rapporti bancari, autovetture, un’azienda operante nel settore agricolo.

E ancora: un fabbricato di pregio, 18 appezzamenti di terreno ubicati nei comuni di Palagonia e Ramacca, un’impresa individuale operante nel settore dell’arredamento.