Casa di riposo lager chiusa nel Catanese

Casa di riposo lager chiusa nel Catanese. Gli ospiti lasciati tra topi ed escrementi, le immagini choc estratte dal cellulare di una delle indagate.

Casa di riposo lager chiusa nel Catanese

Casa di riposo lager chiusa nel Catanese. Anziani nudi lasciati per terra insieme ai loro escrementi, incastrati tra le sbarre di protezione del letto.

Persone con vistose ferite e una piaga da decubito in una paziente non adeguatamente curata e conseguentemente peggiorata nel tempo.

I carabinieri hanno sequestrato le foto scattate da una dipendente di una casa di riposo di Aci Sant’Antonio che,

hanno fatto iniziare l’inchiesta della Procura di Catania.

I militari dell’Arma indagavano già su quella casa di riposo da marzo dello scorso anno,

ma la svolta è arrivata proprio con il sequestro del telefonino e delle immagini che vi erano contenute.

Controlli eseguiti anche in seguito da militari dell’Arma hanno permesso di accertare diverse gravi irregolarità.

Inoltre, i colleghi del reparto Nil hanno trovato anche undici lavoratori utilizzati ‘in nero’.

Lavoro non regolarizzato anche per due indagate e alcune di queste deferite in stato di libertà per aver percepito illecitamente il reddito di cittadinanza.

A conclusione delle indagini, eseguite tra marzo e giugno 2019, il Gip, accogliendo la richiesta dei Pm,

ha disposto il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per 12 mesi per Giovanni Pietro Marchese, 60 anni, amministratore unico della casa di riposo San Camillo di Aci Sant’Antonio.

La disposizione di esercitare la professione per nove mesi anche per tre dipendenti della struttura: Giovanna Giuseppina Coco, di 37 anni, e per le 41enni Rosaria Marianna Vasta e Alessandra Di Mauro.