Etna diminuisce la sua attività. Neri: «Si tratta di un'attività sommitale che rientra nella normale attività, continua e persistente, del nostro vulcano».
Etna diminuisce la sua attività esplosiva
Etna diminuisce la sua attività esplosiva. Prosegue l’attività stromboliana del vulcano più alto d’Europa, seppur molto ridotta rispetto a ieri sera.
Il Mongibello nella nottata aveva dato spettacolo attraverso l’attività esplosiva del cratere di Sud-Est tradottasi in fontane di lava.
Tale manifestazione parossistica, è stata accompagnata da un’attività effusiva generata da due fessure eruttive apertesi sul fianco meridionale del cratere di Sud-Est.
Le due fessure avevano alimentato due colate laviche propagatesi in direzione sud-ovest e sud.
I flussi lavici però, che avevano raggiunto uno (quello del versante meridionale del cratere di sud-est) l’area di Torre del Filosofo, e,
l’altro (quello sul versante Sud-Ovest),la zona di Monte Frumento Supino, si sono raffreddati per via della cessazione dell’alimentazione riconducibile alla bocca eruttiva.
L’eruzione ha determinato il crollo dell’orlo della bocca centrale del cratere di sud-est.
Pertanto si sono generati dei flussi piroclastici che scendendo sul fianco meridionale del cono, hanno interagito con la neve.
Quello dei flussi piroclastici rappresenta un fenomeno che però fortunatamente si registra sull’Etna nell’area dei crateri sommitali.
Interviene sulle fasi dell’eruzione il vulcanologo dell’INGV Marco Neri:
«Si tratta di un’attività sommitale che rientra nella normale attività, continua e persistente, del nostro vulcano».
Aggiunge il vulcanologo:
«Ricordo che il nostro è un vulcano a condotto aperto con il magma che percorre sempre tale condotto».
«È crollato un piccolo pezzetto del cono del cratere di sud-est (nello specifico la porzione sud-ovest)».
Ricorda lo scienziato:
«Quanto basta per determinare un mutamento morfologico e creare un punto in cui il magma trabocca più facilmente».
Infine Neri Conclude:
«Una svasatura dunque, poiché l’orlo del cratere si è abbassato. Il cratere di sud-est è un cono con punta aguzza. Quindi è normale che si riempia».
Stasera le bocche in attività sono due: quella del cono della Sella e una più orientale.
Stamattina, gli abitanti dei paesi pedemontani ascrivibili all’area del catanese e dell’acese, hanno dovuto fare i conti con la caduta di cenere vulcanica.
Umberto Trovato
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