Etna, spettacolo notturno poi si quieta

Etna, spettacolo notturno poi si quieta. Il nuovo parossismo dal cratere di Sud-Est è durato qualche ora. Poi la furia si cheta.

Etna, spettacolo notturno poi si quieta

Etna, spettacolo notturno poi si quieta. Dal tramonto di ieri in poi si sono manifestate le prime esplosioni, le quali sono diventate in seguito più continue.

In seguito ha avuto luogo una piccola fontana di lava. L’Etna è dunque tornata a tuonare con attività stromboliana seguita da lava zampillante.

Il cratere interessato è stato quello di sud-est nella parte orientale.

Il getto della fontana di lava è stato continuo ed infatti si è parlato di fontana di lava pulsante.

La sorgente del tremore vulcanico è stata localizzata sotto il cratere di Sud-Est.

Si è assistito anche ad una colata lavica generata dalla svasatura sul fianco orientale del cono vulcanico. Essa si è diretta verso la valle del Bove.

Intorno alle 00.28 l’attività si è improvvisamente intensificata con getti di lava alti 800-1000 metri sopra il cratere di sud-est.

Successivamente ha avuto inizio un trabocco lavico dal “Cono della Sella” che ha alimentato una colata indirizzata verso sud-ovest.

Si è anche avuta una colonna eruttiva che si è sollevata di parecchi km

Interviene sulla questione il vulcanologo Boris Behncke:

«Nell’ultima fase più intensa dell’attività vulcanica, si è avuto un trabocco di lava dal ‘Cono della Sella’».

Aggiunge lo studioso di vulcani:

«Nella notte abbiamo assistito ad alcune esplosioni. Si è trattato di eventi energetici isolati».

«Al momento si evidenzia la consueta attività nei crateri sommitali».

Conclude Behncke:

«È caduta pochissima cenere. Solo qualcosa nel settore sud-ovest. Le colate non sono più alimentate».

Poi chiosa:

«Esse hanno raggiunto un’altitudine di circa 1700-1800 metri».

Il vulcanologo Alessandro Bonforte esprime la sua considerazione:

«Tra le 4 e le 5 del mattino abbiamo assistito ad un “Lancio di bombe” fuori dall’orlo».

«Quando si parla di lancio di bombe si allude a brandelli più grossi di 6 cm».

Continua il vulcanologo:

«Essi erano provenienti da varie bocche del cratere di sud-est».

«La violenza di queste manifestazione dipende dalla modalità di rilascio del gas».

Infine Bonforte conclude:

«Finita la fontana di lava, il cratere si ottura e il degassamento è meno efficiente. Il gas si accumula e viene rilasciato in singole bolle che scoppiano».

Umberto Trovato