Etna, notte di fuoco e fontane di lava. Il vulcanologo Boris Benhcke: «Si spacca sempre più materiale roccioso che risale nella colonna eruttiva».
Etna, notte di fuoco e fontane di lava – video
Etna, notte di fuoco e fontane di lava – video. Nuova attività parossistica sull’Etna nella serata di ieri e nella notte.
Per l’esattezza si tratta del quinto parossismo.
Ancora una volta il vulcano attivo più alto d’Europa è tornato a squarciare le tenebre incendiandole con fontanamenti e colonna eruttiva la cui gittata,
secondo alcune approssimative stime, è stata pari ad una decina di km.
Si è avuta pertanto un’attività stromboliana al cratere di Sud-Est con lancio di materiale al di fuori dell’orlo craterico.
A partire dalle 21.10 l’ampiezza del tremore ha conosciuto un sensibile incremento.
La sorgente del tremore è stata localizzata ad una profondità di 2800-2900 metri sopra il livello del mare.
Diverse le bocche attive all’interno del cratere di Sud-Est. Non solo la bocca orientale ma anche più a occidente.
Alle 22.27, una seconda bocca all’interno del cratere di Sud-Est ha determinato un fontanamento.
Poco dopo si è assistito ad un trabocco lavico in direzione della Valle del Bove.
Il vulcanologo Boris Benhcke:
«Prima avviene l’attività stromboliana, poi il trabocco lavico, poi il fontanamento alto 1500 metri e infine la colonna eruttiva alta una decina di km.»
Conclude Benhcke:
«Si spacca sempre più materiale roccioso che risale nella colonna eruttiva.
Il magma vulcanico si alza sospinto dal gas».
Nella notte tra le 3.30 e le 4.15 sono avvenute diverse esplosioni molto violente da diverse bocche.
Si parla del cratere di sud-est, le aperture poste all’interno hanno lanciato bombe incandescenti oltre la base del cono del cratere a un’altezza di 300 metri.
Le due colate, una diretta verso la valle del Bove e l’altra verso sud-ovest, non sono ormai alimentate.
La propaggine di magma che scende verso sud ovest era alimentato dal cono della sella.
Si è assistito ad una violenta carica di lava e gas. La cenere vulcanica è caduta su Bronte e Maletto.
In questi giorni si è assistito alla fuoriuscita di magma primitivo la cui composizione è quella più vicina al mantello terrestre e presenta pochi cristalli.
Umberto Trovato
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