Etna, notte di spettacolo con fontane di lava lapilli e cenere

Etna, notte di spettacolo con fontane di lava lapilli e cenere. Due getti di lava ravvicinati uno principale e uno più piccolo, dal Cono della Sella.

Etna, notte di spettacolo con fontane di lava lapilli e cenere

Etna, notte di spettacolo con fontane di lava lapilli e cenere. La mitologia vuole che a secernere fuoco dalle bocche del vulcano Etna sia il gigante Tifeo.

Ebbene Tifeo non ha ancora smesso di sprigionare la sua potenza di fuoco. L’Etna è tornata a infuocare la notte con getti di lava che ne hanno squarciato le tenebre.

Un nuovo parossismo ha connotato l’attività vulcanica del Mongibello.

L’aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico aveva scandito gli albori del fenomeno insieme alle esplosioni intracrateriche del cratere di sud-est.

Poi riscontrato un incremento dell’attività esplosiva nel cratere di sud-est. L’attività stromboliana è accompagnata da copiosa emissione di cenere.

La crescita dell’attività stromboliana al cratere di sud-est seguita dai fontanamenti (fontane di lava). Le fontane di lava hanno raggiunto l’altezza di 500 metri.

Riscontrati due getti di lava molto ravvicinati (uno principale e uno più piccolo), provenienti dalle due bocche del Cono della Sella (cratere di sud-est).

Il fenomeno ha prodotto una colata lavica, attualmente poco alimentata, ancora una volta diretta verso sud-ovest.

La colata si è srotolata lungo il fianco del cratere di sud-est in direzione del pianoro detto cratere del piano (caldera nata da un’eruzione vulcanica risalente all’era romana).

Un’altra colata è andata in direzione est ma anch’essa è in raffreddamento.

Il materiale piroclastico spinto dal vento verso est-nord-est. La cenere ha trascinato con sè del materiale incandescente.

Nella mattinata, vi è stata una recrudescenza dell’attività con qualche piccola ma discontinua esplosione intracraterica, un piccolo getto, debole emissione di cenere e bolle di lava.

Il fenomeno eruttivo si è comunque pressochè esaurito. Abbondante cenere ha colpito la zona di Sant’ Alfio e Puntalazzo di Mascali.

L’attività della Bocca nuova ha invece solo fatto registrare qualche sbuffo di vapore.

Umberto Trovato