Etna, fenomeni contenuti parla il vulcanologo Neri

Etna, fenomeni contenuti parla il vulcanologo Neri. «Adesso siamo in una fase inter-eruttiva (ovvero quella che si forma tra una fontana e l'altra)».

Etna, fenomeni contenuti parla il vulcanologo Neri

Etna, fenomeni contenuti parla il vulcanologo Neri. Il tremore vulcanico dell’Etna, la cui attività ha interessato il cratere di sud-est, si è abbassato di molto.

Il vulcano sembra essersi quietato ma questo non significa che non possa dare vita ai fenomeni che nelle ultime ore lo hanno caratterizzato. Anzi.

È possibile il contrario, sebbene il tutto ricada in quel quadro di imprevedibilità che al momento è tratto distintivo del vulcano.

Ultimamente, si sono infatti verificati degli episodi parossistici che, seppur di entità minore rispetto al “canonico” parossismo, sono stati connotati da intervalli molto brevi tra di loro.

Nella mattinata si è avuta una nube eruttiva alta 5000 metri. In seguito si è manifestata più alta.

Una caduta di cenere comprensiva di frammenti anche di 2 cm, ha colpito Giarre e il suo hinterland.

Il fontanamento è durato circa un paio d’ore. Il trend iniziale scandito dalle solite esplosioni sempre più continue tra di loro.

Le fontane di lava hanno prodotto una colata diretta lungo il fianco del cratere di sud-est, in direzione sud-ovest.

A seguito del sopralluogo effettuato dal personale dell’INGV in area sommitale, è emerso che l’attività effusiva, seppur debolmente alimentata, stesse continuando.

Interviene sugli ultimi fenomeni, il vulcanologo Marco Neri:

«Adesso siamo in una fase inter-eruttiva (ovvero quella che si forma tra una fontana e l’altra)».

«Di certo tre incrementi di attività eruttiva nel giro di 15 ore, non li vedevamo da tempo».

Aggiunge li vulcanologo:

«Ad ogni modo, si tratta di fenomeni più contenuti rispetto a quelli di febbraio-marzo».

Continua Neri:

«Essi si sono sostanziati in una minore caduta di cenere rispetto a quella copiosa registrata in quel periodo».

Conclude Neri:

«Per quanto concerne quanto abbiamo visto con questi ultimi eventi, è come se l’energia sprigionata si spalmasse in tre eventi distinti,

piuttosto che concentrarsi in un unico parossismo che in quel caso sarebbe stato di grossa entità».

Umberto Trovato