Etna in eruzione, Taormina ammantata dalla cenere

Etna in eruzione, Taormina ammantata dalla cenere. Il nuovo parossismo con bombe di gas cadute fino al fianco meridionale della Bocca Nuova.

Etna in eruzione, Taormina ammantata dalla cenere

Etna in eruzione, Taormina ammantata dalla cenere. Taormina e Giardini si sono tinti di nero sotto gli occhi estasiati dei turisti. L’Etna è tornata a rendersi protagonista rigurgitando “fuoco e fiamme”.

Il Mongibello ha attuato un nuovo parossismo con bombe di gas cadute fino al fianco meridionale della Bocca Nuova.

L’evento si è manifestato nella tarda mattinata di oggi.

A distanza di un’ora dall’attività stromboliana, il fermento palesato dal vulcano attivo più alto d’Europa mediante discontinue esplosioni (poi divenute sempre più continue), si è convertito in fontane di lava.

Il trabocco lavico è stato già segnalato durante l’attività stromboliana ed è stato localizzato nella zona dei Monti Barbagallo.

Pertanto come di consueto la colata lavica si è diretta verso sud-ovest.

Tutto ciò perché, come ha spiegato il vulcanologo dell’Ingv Marco Neri, la colata (figlia di un’attività effusiva che in genere dura di più di quella parossistica) parte dalla svasatura alla base sud-ovest del cratere di sud-est.

In quel cratere l’orlo è più basso e quindi la colata lavica che si forma prende quella strada.

Più raramente si aprono bocche sul fianco orientale del cono con flussi lavici che si riversano verso la valle del Bove.

L’Etna, la cui dinamica è stata scandita da una miscela di attività esplosiva e attività effusiva, ha generato una colonna eruttiva che ha toccato i 9 km.

Tutto ciò si è tradotto in un’emissione di cenere vulcanica abbattutasi su, Letojanni, Taormina e Piedimonte Etneo.

Addirittura i detriti vulcanici sono arrivati fino alla Calabria.

Riscontrata caduta di cenere vulcanica e lapilli anche a Presa (fraz. di Piedimonte Etneo) e a Rifugio Citelli.

Umberto Trovato