Scala dei turchi deturpata, identificati i vandali. I carabinieri hanno subito iniziato le indagini per identificare l’identità degli autori del danneggiamento riuscendo nella ricerca.
Scala dei turchi deturpata, identificati i vandali
Scala dei turchi, deturpata identificati i vandali. I carabinieri di Agrigento sono riusciti in 48 ore a scovare gli autori del raid vandalico nel sito di Realmente (Ag).
La falesia, candidata a diventare patrimonio dell’umanità Unesco, era stata imbrattata con polvere di ossido di ferro rossa.
La Procura di Agrigento aveva subito aperto un fascicolo, inizialmente a carico di ignoti, per l’ipotesi di reato di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico.
Il procuratore della Città dei Templi, Luigi Patronaggio, rileva:
«un atteggiamento di generica e vaga contestazione nei confronti del sistema e delle Forze dell’ordine, come è dato scorgere sulle pagine dei social» di uno dei denunciati dai carabinieri di Agrigento.
Spiega il magistrato:
«Uno dei due ha diversi precedenti giudiziari e di polizia, compreso un attentato alla metropolitana di Milano e un altro alla Valle dei Templi di Agrigento,e un’altra azione di danneggiamento ai danni della marna di Punta Bianca».
Continua il giudice:
«Risulta essere già stato sottoposto a misura di prevenzione e da ultimo nuovamente riproposto (proposta tuttavia rigettata dal Tribunale di Palermo) ed è in atto sottoposto al divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla Questura».
il procuratore di Agrigento evidenzia:
«Come prove a carico dei due denunciati i militari dell’Arma hanno addotto le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dei luoghi e l’esito delle disposte perquisizioni domiciliari».
Aggiunge il procuratore:
«Il materiale probatorio raccolto deve essere ora valutato dal pm procedente e successivamente dal giudice competente, ferma restante la presunzione di innocenza per entrambi gli indagati».
Il procuratore Patronaggio si è:
«personalmente complimentato con il comandante della compagnia dei carabinieri di Agrigento, il maggiore Marco La Rovere per la tempestività delle indagini».
Sugli sviluppi del caso, annuncia infine il magistrato, nel pomeriggio è prevista una conferenza stampa al comando provinciale dell’Arma di Agrigento.
Commenta per primo