Il Capo dello Stato sarà ancora siciliano

Il Capo dello Stato sarà ancora siciliano. Intesa nella maggioranza per la rielezione di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica.

Il Capo dello Stato sarà ancora siciliano

Il Capo dello Stato sarà ancora siciliano. Intesa nella maggioranza per la rielezione di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica.

I capigruppo si sono recati al Quirinale per chiedere il sì del capo dello Stato, che si è messo a disposizione dopo che negli scorsi mesi aveva manifestato la volontà di non ripetere il mandato.

Mattarella avrebbe risposto:

«Avevo altri piani, ma se serve ci sono».

Alle 16.30 l’ottava votazione, che potrebbe portare alla riconferma dell’ottantenne presidente palermitano.

Il premier Mario Draghi ha prima visto Mattarella e poi ha chiamato i leader dei partiti sostenendo l’opportunità di un nuovo mandato «per il bene e la stabilità del Paese».

Tutti si sono allineati nella maggioranza.                       

Unico dissenso quello di Fratelli d’Italia, afferma Giorgia Meloni:

«Sarei stupita se Mattarella dicesse di sì».

Nella settima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica al capo dello Stato conferiti dai grandi elettori 387 voti.

Intanto Giuliano Amato è il nuovo presidente della Corte Costituzionale, eletto all’unanimità.

Una sorta di premio di consolazione per il torinese di 83 anni, più volte nominato come possibile successore di Mattarella.

Si tratta del giudice costituzionale con maggiore anzianità, rimarrà in carica 8 mesi prima del termine del mandato di 9 anni.