Reddito di cittadinanza a Catania, 389 denunciati

Reddito di cittadinanza a Catania, 389 denunciati. Maxi operazione dei carabinieri nel quartiere di Librino. Scoperte anche residenze fittizie per ricevere il sussidio.

Reddito di cittadinanza a Catania, 389 denunciati

Reddito di cittadinanza a Catania, 389 denunciati. Scoperta la percezione del reddito di cittadinanza illegale.

I carabinieri di Catania hanno effettuato un’operazione a tappeto nel popoloso quartiere di Librino nella periferia del capoluogo etneo.

I militari dell’Arma, con la collaborazione dell’Inps, hanno individuato e denunciato 389 persone, 191 delle quali con precedenti, alcuni anche per reati gravi di mafia.

Tutte le persone in questione sono ritenute responsabili di aver ottenuto indebitamente il sussidio utilizzando dichiarazioni false, nonché omettendo informazioni dovute, a vario titolo dal 2020.

L’indagine ha consentito di appurare che la maggior parte dei denunciati ha dichiarato falsamente di essere l’unico componente del nucleo familiare.

Il fine era di poter alternativamente percepire il reddito nonostante la convivenza con familiare lavoratore,

oppure consentire ad altri membri della famiglia nullafacenti di avanzare richiesta all’Inps per la fruizione del contributo statale.

Tra i destinatari del reddito sono trovati, soggetti che avevano indicato residenze “fittizie” (numerosi cittadini stranieri avevano indicato la medesima abitazione pur non avendovi mai soggiornato).

Inoltre riscontrati indirizzi corrispondenti ad esercizi commerciali, addirittura un cavalcavia ed aree di campagna.

L’importo complessivo riscosso indebitamente è di circa 3 milioni di euro:

l’istituto di previdenza ha immediatamente revocato il beneficio con efficacia retroattiva, oltre ad avviare le procedure di restituzione di quanto percepito illecitamente.

Le indagini eseguite da ottobre 2021 a marzo 2022 e i I controlli hanno interessato 862 cittadini per lo più residenti a Librino.

Tra i casi irregolari emersi quello di una famiglia di 4 persone i cui componenti avevano presentato tutti, singolarmente, la richiesta di reddito di cittadinanza.

Questi ultimi avevano omesso di dichiarare l’esatta composizione del loro nucleo familiare: risultando formalmente “da soli” a casa riuscendo a ottenere il sussidio, dal 2020 al 2022, per 18.496,75 euro.

Alcuni cittadini romeni avevano utilizzato lo stesso indirizzo pur non avedo mai soggiornato nel luogo indicato.

Alcuni indirizzi corrispondevano a quelli di istituti penitenziari nei quali, in passato, alcuni indagati attualmente liberi erano stati detenuti.

Infine, tra i destinatari del reddito di cittadinanza, sono state individuate anche persone sottoposte agli arresti domiciliari,

anche lavoratori “in nero” impiegati specialmente nel settore dell’edilizia e 41 stranieri che hanno dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da più di dieci anni.