Elezioni presidente Regione, Fdi sceglie Schifani

Elezioni presidente Regione Sicilia, Fdi sceglie Schifani. Il partito della Meloni accetta la proposta di Berlusconi e appoggia la proposta.

Elezioni presidente Regione, Fdi sceglie Schifani

Elezioni presidente Regione, Fdi sceglie Schifani. Via libera da parte di Fratelli di Italia a Renato Schifani, attuale senatore azzurro per la candidatura alla presidenza della Regione Siciliana.

All’attenzione di Giorgia Meloni dopo il “no” a Stefania Prestigiacomo, sono arrivati in mattinata tre nomi proposti da Berlusconi.

Sul tavolo tre personaggi tra cui quello dell’ex presidente del Senato Schifani, quello di Gianfranco Micciché e quello di un esterno.

Ad annunciare la presa di posizione di FdI è Ignazio La Russa:

«Non essendo riusciti a fare convergere tutta la coalizione sul presidente uscente Musumeci Giorgia Meloni ha accolto la proposta di Silvio Berlusconi di individuare un nome tra una rosa a tre».

Sottolinea La Russa:

«Il nome individuato da noi, tra i nomi fatti, è Renato Schifani».

Aggiunge il politico paternese:

«Schifani, in qualità di ex Presidente del Senato ha mostrato nel suo ruolo istituzionale essere al di sopra dei partiti».

Conclude La Russa:

«Meloni ha comunicato a Salvini questa preferenza. Ancora una volta FdI fa il massimo sforzo per unità del centrodestra anche a scapito delle legittime aspirazioni».

Contemporaneamente alla scelta del candidato del centrodestra, il Movimento cinque stelle si complimenta per avere preso una decisione, ma non senza polemiche.

Non si è fatta attendere il commento dei pentastellati:

«Complimenti a tutto il centrodestra per la scelta del senatore Renato Schifani come candidato alla Presidenza della Regione Siciliana.

«Pare che la scelta l’abbia fatta FdI da una rosa di nomi proposta da Silvio Berlusconi».

Infine i cinque stelle concludono:

«Se così fosse auguriamo al senatore Schifani buona campagna elettorale, impegnato anche, come risulterebbe, nel processo “sistema Montante” dove sembrerebbe imputato per rivelazione di segreto d’ufficio».