Geo Barents e Humanity a Catania, migranti a terra

Geo Barents e Humanity a Catania, migranti a terra. Il governo Meloni rivendica una linea chiara e ferma da tenere.

Geo Barents e Humanity a Catania, migranti a terra

Geo Barents e Humanity a Catania, migranti a terra. Prima notte senza migranti a bordo per le due navi ong, la Humanity 1 e Geo Barents di Medici senza frontiere.

Le imbarcaioni sono ormeggiate, rispettivamente, da sabato e domenica scorsi nel porto di Catania.

I naufraghi che erano rimasti a bordo sono sbarcarti ieri sera e condotti in un impianto sportivo di proprietà del Comune, il Palaspedini, accanto allo stadio Angelo Massimo.

Migranti sbarcano a Catania mentre le ong comunicano: «torneremo in mare a salvare vite».

Il capo missione Juan Mattias Gil della Geo Barents, ha annunciato ieri, dopo un giorno di riposo e «il tempo di fare rifornimento», la nave «ritornerà in mare a salvare vite umane».

Nonostante il decreto ministeriale sulle ong, spiega Gil: «non ci possiamo fermare».

La posizione di Sos Humanity sarà resa nota oggi durante una conferenza stampa prevista alle ore 11 al molo di Levante.

Anche la Cgil Sicilia ha annunciato che non si terrà il presidio di protesta “Facciamoli scendere” che annunciato per le 17 di oggi sempre nel porto di Catania.

Ocean Viking è in navigazione verso la Corsica in Francia.

Si definisce così il destino dei migranti salvati dalle Ong e la premier Giorgia Meloni rivendica la linea tenuta dal governo in tema di immigrazione.

La Ocean Viking – respinta dall’Italia – è in navigazione verso la Corsica, in Francia ma ancora non è ben specificato se le autorità francesi concederanno il porto sicuro. La Rise Above invece è arrivata a Reggio Calabria.

Intanto lo stallo vissuto al porto di Catania con due giornate di alta tensione si è sbloccato ieri pomeriggio.

Il via libera allo sbarco al cosiddetto “carico residuale” della Geo Barents, cioè delle persone non considerate vulnerabili dopo la prima ispezione dei medici dell’Usmaf è avvenuto poco dopo le ore 19.

Stesso percorso poco dopo le ore 22 con la Humanity One. Gli ultimi 35 migranti della imbarcazione ong sono saliti su un bus e all’uscita del molo accolti dagli attivisti con applausi e al coro “libertà”.

Alcuni migranti si sono affacciati dai finestrini del bus dando il cinque ai manifestanti, altri salutavano e facevano il segno della vittoria.

Humanity 1, si ferma il ricorso.

Intanto, è decaduto, per cessato motivo del contendere, il ricorso al Tribunale civile di Catania, i legali della Sos Humanity stanno ancora valutando se presentarlo invece al Tar del Lazio.

Spiega l’avvocato Riccardo Campochiaro:

«La contestazione sul verbale è anche una contestazione sul decreto ministeriale che, secondo pareri di illustri giuristi italiani e internazionali, fa acqua da tutte le parti».

«E un provvedimento del Tribunale amministrativo regionale sarebbe decisivo sulla sua applicazione».

Spiega il legale:

«Abbiamo tempo: la legge prevede 60 giorni per la presentazione di un ricorso».

L’avvocato segnala, inoltre, che:

«la sanzione prevista, di 50 mila euro, non potrà essere applicata alla Humanity 1 perché lascerà il porto di Catania».

Sul ricorso al Tribunale civile etneo, l’avvocato Campochiaro ribadisce che è cessato:

«L’emergenza è venuta meno, non esiste l’oggetto del contendere».

Poi conclude:

«Eppure sarebbe stata una bella pagina di giustizia civile: era la sede in cui si poteva certificare che chi chiede di avere riconosciuto lo status di profugo deve essere fatto scendere e accolto, sempre e comunque».

Al Palaspedini di Catania ospitati 246 migranti.

I 246 migranti sbarcati ieri sera dalle due navi ong (211 dalla Geo Barents di Medici senza frontiere e 35 da Humanity 1) sono tutti temporaneamente nell’impianto sportivo, messo a disposizione dal Comune di Catania.

Il dato è confermato dalla Prefettura di Catania.

L’inizio dei trasferimenti dei 246 migranti, per destinazioni ancora da stabilire, è previsto per il primo pomeriggio e dovrebbe proseguire fino allo svuotamento della struttura.

Linea ferma del governo in materia di sbarchi.

La Commissione europea ricorda all’Italia che ha il dovere di garantire ai migranti l’accesso alle procedure per l’asilo.

Di contro il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, respinge con fermezza le indicazioni della Ue:

«Non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani».

Matteo Salvini per una volta non replica, ma si limita a esultare per la partenza della Ocean Viking verso la Francia:

«Bene così. L’aria è cambiata».

Intanto, la partita politica non è chiusa, con il Pd che chiede a Piantedosi di riferire in Aula al Senato su quanto sta accadendo.

Il segretario Enrico Letta definisce:

«la selezione dei disperati una aberrazione e uno schiaffo alla civiltà e allo Stato di diritto».